Sedici donne in fragilità socio-economica con età, nazionalità e storie diverse hanno potuto accedere gratuitamente a visite ginecologiche di prevenzione, grazie alla sinergia tra due associazioni del territorio: Loto, che come ogni anno ha messo in campo l’iniziativa per prevenire i tumori ginecologici e Salute e Solidarietà, che ha individuato le pazienti da coinvolgere.
Le visite sono state effettuate all’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì da professionisti dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia diretta dal professore Luca Savelli. Difficoltà linguistiche, impedimenti economici e burocratici o semplice gap culturale sono alla base di un basso accesso delle donne immigrate alla prevenzione oncologica: queste donne troppo spesso arrivano alla diagnosi quando il cancro è già in uno stadio avanzato, a causa di scarsa prevenzione ed informazione. Per questo Loto ha scelto di dedicare i Loto Open Days, giornate di prevenzione oncologica, alle donne immigrate che si trovano in una situazione di fragilità socio-economica, donando a sedici di loro la possibilità di una visita ginecologica.
Le ultime otto visite sono state eseguite proprio ieri all’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì dai medici dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia. L’iniziativa si è concretizzata grazie alla collaborazione tra Loto, l’ospedale e l’associazione Salute e Solidarietà: quest’ultima ha individuato le pazienti più “fragili” da coinvolgere, e ha favorito il supporto della cooperativa DiaLogos che si è occupata della preziosa mediazione linguistica e culturale. L’obiettivo del progetto è quello di poter spiegare a questo target particolarmente fragile l’importanza della prevenzione.