«Come Consulta regionale degli studenti dell’Emilia-Romagna, vogliamo esprimere forte preoccupazione per la situazione attuale e il futuro del diritto allo studio nella nostra regione: per centinaia di studenti si prospetta la possibilità concreta di non ricevere la borsa di studio. Ad oggi mancano infatti risorse ministeriali per 39 milioni di euro: 8 milioni dovuti a una riduzione del FIS e 31 milioni derivanti da residui di fondi Pnrr. È inaccettabile che, nonostante le richieste avanzate dalla Regione, il Ministero dell’Università non abbia ancora fornito risposte e certezze sui finanziamenti necessari a garantire le borse di studio e, come si può evincere dalla nuova manovra finanziaria, non stia mettendo in campo gli investimenti necessari per mantenere solido il sistema del Dsu» si legge in una nota.
«A questo scenario si aggiunge un forte incremento del numero di domande di borsa di studio che si è verificato quest’anno: si registrano infatti 2.623 domande in più rispetto all’anno 24/25, pari al +7.5%. Tale aumento comporterà un incremento di spesa stimabile tra i 10 e i 15 milioni, cifra che sarà confermata con la pubblicazione delle graduatorie pre-definitive di inizio dicembre, in base al numero effettivo degli idonei. Ciò che è già evidente, tuttavia, è che l’assenza delle risorse necessarie e il mancato reperimento delle stesse, rischia di portare all’impossibilità di coprire la totalità delle borse di studio, reintroducendo la figura “dell’idoneo non beneficiario”, da anni eliminata in Emilia-Romagna. Già ora la mancanza di risorse sta mettendo a rischio l’assegnazione della prima rata di borsa di studio alle matricole, prevista per questo novembre» continua la Consulta.
«La situazione complessa determinata dall’aumento di domande e un mancato finanziamento ministeriale, delinea un quadro critico e un futuro di incertezza per la tutela del diritto allo studio, che dal prossimo anno si farà ancora più precario a causa della fine definitiva dei fondi Pnrr: ancora non è stato previsto un piano di tutela del Diritto allo Studio che dovrà prevedere investimenti strutturali. Come Consulta Regionale, chiediamo quindi al Ministero dell’Università l’immediata assegnazione dei fondi al momento mancanti e un incremento strutturale delle risorse dedicate al Diritto allo Studio. Chiediamo inoltre alla Regione Emilia Romagna il massimo impegno per l’allocazione di risorse adeguate a coprire le borse di studio per il 100% degli idonei e delle idonee. Il diritto allo studio deve continuare ad essere una priorità politica per l’agenda regionale e la copertura totale delle borse deve rappresentare un obiettivo centrale per assicurare un accesso equo all’istruzione universitaria» concludono.