Il Quartiere Romiti chiede una risposta chiara sul futuro delle aree verdi

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«Il Comitato di Quartiere Romiti ritiene giunto il momento di riportare con forza all’attenzione dell’Amministrazione comunale una questione che da troppo tempo rimane sospesa: la riqualificazione delle aree verdi del quartiere, gravemente danneggiate dall’alluvione del maggio 2023 e tuttora prive di un quadro ufficiale di interventi, tempi e priorità. Negli ultimi anni la comunità dei Romiti ha affrontato con grande senso civico una prova durissima. Molti spazi pubblici, veri luoghi di aggregazione, socialità e identità, sono stati compromessi dall’emergenza alluvionale. Il Comitato riconosce l’impegno dell’Amministrazione, delle associazioni e delle realtà che hanno sostenuto la ripartenza del quartiere: un lavoro prezioso, che ha permesso di riportare dignità in molte aree colpite» si legge in una nota.

«Tuttavia, a distanza di tempo e nonostante i ripetuti confronti, permane un’incertezza inadatta a un quartiere che ha sempre collaborato con responsabilità e spirito costruttivo. I cittadini meritano un’informazione completa, ufficiale e aggiornata sul futuro delle aree verdi, ancora oggi prive di un cronoprogramma certo e di comunicazioni formali. Ad oggi non risultano comunicati ufficialmente né un calendario dei lavori né un quadro progettuale definito riguardante: 
• Parco Ernesto Balducci, per il quale è stata annunciata una fase di progettazione preliminare, anche in relazione alla significativa donazione ricevuta;
• Area verde Santarelli, per la quale si parla da tempo di donazioni e interventi, senza però informazioni pubbliche sull’avvio e sulle tempistiche;
• Giardino degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati;
• Parco Ottava Brigata Garibaldi Romagna».

«Questi spazi rappresentano molto più di aree ricreative: sono il cuore della vita sociale dei Romiti. Conoscere quando torneranno sicuri, fruibili e decorosi è un diritto della cittadinanza e un dovere istituzionale. Il Comitato ritiene fondamentale segnalare anche la situazione delle aree verdi non direttamente colpite dall’alluvione, che pur non avendo subito danni idraulici presentano criticità rilevanti e necessitano di interventi programmati. In particolare si richiede manutenzione straordinaria dell’area verde Maria Cristina Gori e dell’area verde di via della Cartiera; ripristino e sostituzione di alcune attrezzature ludiche danneggiate o vetuste, al fine di garantire sicurezza e piena fruibilità per famiglie e bambini. Anche queste aree, pur non rientrando nel novero delle zone alluvionate, necessitano di attenzione immediata per evitare un progressivo degrado e per mantenere adeguata qualità degli spazi pubblici» insiste il Comitato.

«Per garantire piena trasparenza e rispetto nei confronti di residenti e donatori, il Comitato formula tre richieste chiare: un aggiornamento ufficiale da parte dell’Ufficio comunale competente e dell’assessore di riferimento, con la condivisione dei progetti in essere, delle priorità e dei tempi previsti per ogni area verde; un incontro formale, qualora le informazioni non fossero immediatamente disponibili, per aprire un confronto concreto, documentato e collaborativo; un rendiconto puntuale destinato ai residenti, necessario per informare in modo chiaro chi abita il quartiere e chi ha contribuito con risorse economiche, tempo e impegno alla ricostruzione post-alluvione. Il Comitato di Quartiere sottolinea con fermezza che questa richiesta non nasce da volontà polemiche, ma da un senso di responsabilità verso la comunità. I Romiti non chiedono promesse, ma certezze. Non chiedono annunci, ma documenti e tempi ufficiali. Dopo aver attraversato una ferita profonda, il completamento delle aree verdi rappresenta un passo indispensabile nel percorso di rinascita del quartiere. Per queste ragioni chiediamo che l’Amministrazione fornisca al più presto una risposta concreta e definitiva, restituendo ai cittadini dei Romiti la fiducia e la chiarezza che meritano» conclude la nota del Comitato di Quartiere Romiti.

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