Urban Health, nuovo strumento regionale che porta benessere, clima e vivibilità

Francesca Lucchi PD ufficio

Con l’approvazione del documento Urban Health, la Regione Emilia-Romagna compie un passo decisivo nell’evoluzione delle politiche urbane, introducendo un modello che integra salute, pianificazione territoriale, ambiente e qualità dello spazio pubblico. Una scelta che dà attuazione alle linee del Piano Nazionale e Regionale della Prevenzione e che colloca la Regione tra le realtà più avanzate nel promuovere la salute attraverso tutte le politiche, secondo il principio internazionale della Health in All Policies (Salute in Tutte le Politiche).

Urban Health – spiega la consigliera regionale del Partito Democratico Francesca Lucchi (nella foto) – rappresenta un investimento sul futuro delle nostre comunità. La Regione mette a sistema competenze tecniche, evidenze scientifiche e le migliori esperienze locali, offrendo ai Comuni una cornice stabile che permette di integrare salute, ambiente e pianificazione in modo coerente e misurabile. È una svolta culturale e amministrativa: la salute smette di essere solo una questione sanitaria e diventa un criterio strutturale delle scelte urbanistiche”.

Il documento delinea un modello che connette mobilità sostenibile, qualità dell’aria, accessibilità, mix funzionale, dotazioni territoriali, infrastrutture verdi e blu, resilienza climatica, profili di salute e indicatori socio-demografici. Una vera “lente di salute” attraverso cui leggere la città esistente e progettare quella futura, contrastando allo stesso tempo le disuguaglianze socio-sanitarie, grazie a strumenti come l’indice di deprivazione, i profili di comunità e gli indicatori ambientali e sanitari raccolti nella ricerca regionale.

L’urbanistica – continua la consigliera – può essere una potente leva di prevenzione. Quando progettiamo strade più accessibili, quartieri verdi, servizi vicini e spazi pubblici di qualità stiamo agendo sulle principali determinanti della salute: sedentarietà, isolamento sociale, inquinamento, sicurezza stradale. Questo documento permette ai Comuni di farlo con solidità, metodi condivisi e un forte sostegno della Regione. Comuni come Cesena, già avanti in questo senso, attraverso il Piano Urbanistico, la visione di città 30, il processo di mobilità sostenibile, la concezione del verde e il modello Sport City, possono trarre nuova spinta e coordinamento, mentre in tanti altri casi questo strumento vuole essere un supporto fattivo per una transizione reale”.

La sperimentazione condotta con gli enti locali ha confermato il valore operativo del modello, sperimentato anche in fase di studio dall’Unione Rubicone e Mare che si è concentrata sull’attività fisica all’aperto. Infatti, l’approccio proposto rafforza anche la dimensione partecipativa, prevista dalla legge regionale sulla pianificazione: i processi di ascolto diventano elementi fondamentali per leggere bisogni, percezioni e valori della comunità, integrandoli nella strategia del PUG e nella progettazione degli interventi.

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