Forlì Airport risponde a Burani: «Non ci sono debiti, parla senza cognizione di causa»

aeroporto Ridolfi di Forlì

«Il consigliere regionale Paolo Burani di AVS, è evidente, non si è mai affacciato in aeroporto a Forlì. E, cosa ancora più grave, non si è mai preoccupato di chiedere un incontro con i vertici della società di gestione per avere “notizie di prima mano”. Oltre a non specificare cosa intende per deficit – F.A. non ha nessun debito pendente in quanto ha sempre ripianato laddove necessario e anche il previsto disavanzo 2025 sarà ripianato dai soci privati – non si è neppure avveduto del fatto che il vettore aereo di cui fa cenno non è più nei piani operativi di F.A. Su Forlì operano, invece, stabilmente Ryanair e Georgian Airways delle quali colpevolmente non dice nulla» si legge in una nota di F.A.

«Quanto finora fatto dalla società di gestione dell’aeroporto di Forlì, è frutto degli investimenti milionari di imprenditori privati. Il mantenimento delle quote occupazionali, sono tanti i lavoratori – circa 300 quelli diretti e funzionali all’aeroporto – che oggi svolgono la loro mansione, con professionalità e sacrificio, si giustifica soltanto grazie agli investimenti dei suddetti imprenditori e non certo per altre “grazie ricevute” (parliamo di sub-concessionari, autonoleggi, spedizionieri, personale impiegato nelle attività di manutenzione degli aerei e nella formazione/addestramento dei futuri piloti dell’aviazione commerciale)» rimarca F.A.

«Senza dimenticare poi la quota dell’indotto dai numeri non affatto trascurabili. Pertanto, mentre la Regione propone un modello che vede la piena condivisione degli obiettivi turistici di tutti e 4 gli scali sfruttando al meglio le infrastrutture attualmente disponibili, puntando a una crescita delle presenze e lavorando per ottenere questo straordinario risultato, dall’altro lato c’è chi, purtroppo, non la pensa allo stesso modo» conclude la nota.

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