La Regione Emilia-Romagna ha approvato la legge di bilancio relativa al 2026. “Una manovra evidentemente figlia di quella giornalisticamente definita ‘lacrime e sangue’, relativa al 2025“. È questa la posizione di Luca Pestelli, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che di questa legge di bilancio è stato anche relatore in rappresentanza dei gruppi di minoranza.
“A gennaio entreranno in vigore gli aumenti imposti dalla Regione Emilia-Romagna relativi al bollo auto e all’Irap, misure che si aggiungeranno all’introduzione dei ticket farmaceutici, effettiva da maggio 2025 – aggiunge il rappresentante di Fratelli d’Italia -. Il leggero calo dell’addizionale Irpef – 0,15% per lo scaglione di reddito da 28.000 a 50.000 euro – non coprirà l’aumento di quasi un punto percentuale varato nello scorso marzo“.
“Questi sono tutti provvedimenti che non sostengono certo il nostro territorio – continua Pestelli – colpire con aumenti dell’imposizione fiscale cittadini e imprese, in particolare quelli che hanno subito danni a causa delle alluvioni, così come chi opera nelle aree interne, significa frenare la ripresa. Inoltre, solo il 5% del maggior gettito andrà a finanziare le opere di prevenzione del rischio idrogeologico: serve un passo più deciso, per tutelare i cittadini ed evitare che la paura comporti l’abbandono delle aree più fragili“.
Pestelli affronta quindi il tema dei bilanci delle aziende sanitarie: “Siamo preoccupati per lo stato di salute delle nostre Ausl: il governo ha aumentato il fondo sanitario di 6,6 miliardi, ci saremmo aspettati una risposta politica da parte della regione. Al contrario, la giunta regionale ha istituzionalizzato una sorta di ‘fondo deficit’: 200 milioni di euro, strutturali, che non serviranno per sostenere economicamente cure, incidere sulla problematica delle liste d’attesa o garantire un’integrazione degli organici sanitari, ma andranno esclusivamente a coprire inefficienze amministrative, nel merito delle quali la regione ancora una volta non si pronuncia. Il tutto rigorosamente a spese dei cittadini“.
“Mentre noi chiediamo una maggiore trasparenza nella gestione dei conti pubblici – conclude Pestelli – la regione utilizza ancora una volta la leva fiscale per reperire risorse: i cittadini hanno bisogno di risposte e progettualità, una visione politica che ancora una volta la regione dimostra di non avere“.