Quattro imprese storiche premiate per oltre un secolo di attività

Quattro imprese storiche premiate per oltre un secolo di attività

Il Consiglio della Camera di commercio della Romagna, nella riunione che si è tenuta a Forlì, giovedì 18 dicembre, ha premiato quattro imprese ultracentenarie del territorio, iscritte nel Registro nazionale delle imprese storiche nell’edizione 2025. Si tratta di Acquisti e Bartolomei srl di Forlimpopoli, Il Botteghino di Domenico Costabile di Forlì, Falegnameria Sbaragli di Sbaragli Fernando & c. snc di Forlì e Caffè nazionale di Rossi Christian di & c. snc di Castrocaro Terme. Il vicepresidente della Camera di commercio della Romagna, Fabrizio Vagnini ha consegnato a ciascuna impresa una targa con l’attestato di iscrizione, e una vetrofania.

È un momento di grande orgoglio incontrare oggi imprenditori che hanno saputo traghettare le proprie aziende attraverso le sfide di un intero secolo, tramandando di generazione in generazione passione, competenze e capacità di adattamento, è una testimonianza di fiducia nel futuro – ha dichiarato Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Le loro storie non sono solo vicende imprenditoriali, ma percorsi familiari che si intrecciano con la storia del nostro territorio. Il Registro delle Imprese Storiche ha proprio lo scopo di custodire questo patrimonio e ‘certificare’ un modello di fare impresa che coniuga sapienza artigiana e visione lungimirante. A tutte le imprese del nostro territorio che hanno già tagliato il traguardo dei cent’anni o che si apprestano a farlo entro il 31 dicembre, rivolgo l’invito a iscriversi non appena sarà pubblicato il nuovo bando: è un riconoscimento dovuto al vostro impegno e un esempio prezioso per le nuove generazioni di imprenditori”.

Con la consegna di questi attestati e delle targhe, la Camera di commercio della Romagna intende dare un riconoscimento concreto alla tenacia e alla resilienza di chi crea ricchezza e benessere da oltre cento anni. Queste imprese sono veri e propri presidi sociali oltre che economici: ogni vetrina accesa, ogni bottega aperta rappresenta un punto di riferimento insostituibile per la vivibilità e la sicurezza dei nostri centri” ha commentato Fabrizio Vagnini, vicepresidente dell’ente camerale.

Acquisti e Bartolomei di Forlimpopoli, dal 1911: vendita di bevande, acque minerali, birra, gazzose e aranciate.
L’apertura dell’esercizio Ditta Acquisti Guglielmo per la vendita di vino al minuto è stata certificata l’8 giugno 1911. Questo primo atto documentato segna l’inizio dell’attività commerciale, con una specializzazione nella distribuzione di bevande al dettaglio. L’esercizio iniziale si trovava a Forlimpopoli, in via Sendi n. 3, e fu avviato dal fondatore Guglielmo Acquisti che ne fu titolare. Nel 1948, la guida dell’azienda passò nelle mani di Giovanni Acquisti che, come proprietario, esercente e rappresentante esclusivo si iscrisse al Registro delle Ditte della Camera di commercio. In questo periodo, l’azienda ampliò la propria attività includendo l’autotrasporto merci per conto terzi, nonché l’offerta di servizi consolidandosi nel panorama economico locale. Si dedicò anche alla produzione di acque gasate, birra, gazzose e aranciate, creando così una linea diversificata di prodotti che contribuirono al suo successo. Nel 1978 un nuovo passaggio evolutivo: Edda Acquisti, insieme al marito Dario Bartolomei, diede vita alla Ditta Acquisti Edda, registrando l’attività di vendita al dettaglio di acque minerali, bibite e altre bevande. Questo passaggio segnò un importante sviluppo nell’orientamento dell’azienda verso il settore delle bevande analcoliche, che divenne la principale area di specializzazione. Un altro passo significativo avvenne il 19 aprile 1984, quando Edda Acquisti e Dario Bartolomei fondarono la Acquisti Edda e Bartolomei Dario snc, dando inizio ad una nuova gestione familiare che continuò a portare avanti la tradizione familiare. Sotto la guida di Davide Bartolomei, figlio di Dario e Edda, Maria Cristina Martini (moglie di Davide), e il nipote Gabriele Bartolomei, l’azienda subì una nuova trasformazione significativa, evolvendosi verso una struttura più solida e moderna. Il 2 gennaio 2025, l’attività è stata ufficialmente trasformata in Acquisti e Bartolomei S.r.l. Nel corso degli anni l’azienda ha continuato a crescere, rimanendo saldamente legata alla tradizione della qualità e dell’affidabilità, evolvendosi continuamente per adattarsi ai cambiamenti del mercato e alle nuove esigenze dei consumatori nel settore delle bevande.

Il Botteghino” di Domenico Costabile a Forlì, dal 1922: attività di privativa (monopolio che lo stato si riserva nella vendita di tabacchi, lotterie) e osteria/bar. La storia de “Il Botteghino”, così chiamato perché nell’ubicazione iniziale lo spazio era piccolo, iniziò a Forlì, in viale Bologna n. 59, ad opera di Emma Liverani nel 1922, quando la titolare ne denunciò l’avvio come “Privativa e Osteria” all’Ufficio Provinciale dell’Economia Corporativa. Nel tempo vi aggiunse anche il commercio di generi alimentari, fino al 1946, anno in cui ne cedette la titolarità al sig. Luigi Proli. Questi, nel 1953, trasferì l’attività in viale Bologna n. 113 (attuale sede) come “Bar e Privativa”. Nel 1963 il sig. Proli cedette l’attività di Bar al sig. Amerigo Cerotti, conservando per sé solo i Tabacchi e Generi di Monopolio. Nel bar invece si succedettero nel 1968 il sig. Oddo Raggi, nel 1971 Rina Giunchi (moglie di Luigi Proli) e ancora nel 1978, a seguito del decesso della signora Rina, il sig. Sergio Ricci. Lo stesso Ricci, nel 1981, subentrò a Luigi Proli nel “ramo” di Privativa, riunendo nuovamente, come all’origine le due attività. Il sig. Ricci ha svolto l’attività di Bar-Caffè, Privativa e vendita di generi complementari fino al 2002, anno in cui l’ha ceduta al sig. Domenico Costabile, attuale titolare ancora sotto l’insegna “Il Botteghino”.

Falegnameria Sbaragli di Sbaragli Fernando a San Martino in Strada di Forlì, dal 1860: Falegnameria. Le origini della falegnameria, non documentate, si fanno risalire al primo ventennio del 1800 a Forlì. Il fondatore fu Pietro Sbaragli che iniziò l’attività di falegname girando per le campagne ad aggiustare ruote dei carri, riparare botti e arnesi in legno, infissi e mobili. Lo aiutava il figlio Domenico al quale insegnò il mestiere che gli permise di continuare l’attività nei decenni successivi. Di padre in figlio, di generazione in generazione, la bottega passò poi a Luigi, figlio di Domenico. In un ambiente maggiormente tecnologizzato, pur contando sulle esperienze della tradizione, toccò a Renato e Augusto il salto verso una maggiore specializzazione della falegnameria. I fratelli si imposero sul mercato come ditta specializzata soprattutto nella costruzione di serramenti in legno per l’edilizia. A continuare nell’attività fu poi Fernando, figlio di Renato, classe 1948, quarta generazione della famiglia imprenditoriale. Innovazione e aggiornamento portarono l’impresa ad essere insignita dalla Camera di Commercio di Forlì della “abilitazione artistica”. Negli anni ‘90 l’azienda lasciò per sempre la sua sede storica a Forlì in via Decio Raggi n. 5 per spostarsi in una moderna zona artigianale a San Martino in Strada a Forlì. Fu il momento di avvalersi della collaborazione del figlio Davide (classe 1974) che, terminato il suo percorso universitario presso la Facoltà di Economia e Commercio decise di affiancare il padre. Scomparso Fernando nel 2017, è lui oggi a guidare l’impresa di famiglia.

Caffè Nazionale di Rossi Christian Castrocaro Terme, dal 1894: bar. Nel 1894 Domenica Maria Antonia Zauli, moglie di Francesco Mini, inoltrò istanza all’Amministrazione comunale per poter aprire un pubblico esercizio di caffè sotto l’insegna di Caffè Nazionale, in due locali al pian terreno del palazzo Balducci di proprietà Vespignani. La Giunta comunale accordò la licenza per la vendita di caffè e vino in bottiglia. Il Caffè partecipò ai più grandi eventi che coinvolgevano Castrocaro: dalla prima gara ciclistica dilettantistica della zona che citò Il Caffè anche in un articolo su ‘Il Resto del Carlino’ alle vicende della Prima guerra mondiale. Proprio in questo periodo, tra il 1916 e il 1917, avvenne un avvicendamento nella gestione del locale in favore di Enrico Metri. Nel 1924 il locale venne completamente rinnovato ed arredato (ancora oggi ha quell’arredamento) approfittando dello spostamento del sig. Metri in un altro locale. Il Caffè, di proprietà delle sorelle Vespignani, nel 1924 venne completamente rinnovato ed arredato (ancora oggi ha quell’arredamento) approfittando dello spostamento del sig. Metri in un altro locale. Il rinnovo dell’arredamento venne affidato alla prestigiosa Ebanisteria Casalini di Faenza. Il nuovo gestore, il Sig. Giacomo Ciani, lo riaprì il 18 aprile 1925. Dopo la gestione di Giacomo Ciani si alternano diversi gestori, fra i quali Zelio Vespignani, Ivan Trianni (1979-1994), Daniela e Colin (1994-1999), Katarina Danko (1999-2008). Christian Rossi dal 2008 ne è l’attuale gestore nonché proprietario dell’immobile.

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