Piadina del Porto
Indirizzo: Via Destra del Porto, 71 – 47900 Rimini
Recapiti tel. 0541 – 27030
Giorno di chiusura: Lunedì e giovedì pomeriggio.
Orario di Esercizio: 11,00 – 14,30; 17,30 – 20,30.
Scrivere su una piadineria in questa rubrica è un’anomalia? Intanto è anche una rosticceria e di ottimo livello; vi invito a vedere il pesce freschissimo cotto all’istante davanti a voi mentre aspetterete, in piedi. All’interno della Piadina del Porto vedrai gli articoli che il titolare, sapientemente, ha tappezzato al muro: sono i suoi orgogliosi “Trofei al merito”. (Dalla Quinta a Fano, recentemente ho persino trovato un quadretto con foto del mitico Tognazzi, oltre ad un antico riquadro del grande Veronelli, data 1981. Dalla storica Trattoria Bolognese-Vignola, trovi una pergamena con foto e firma del grande (anche come stazza) Gianfranco Ferrè il quale parla delle tagliatelle di quel locale come “le migliori della zona”).
Specialità del “locale” sono, manco a dirlo, i “Cassoni” (crescioni a Forlì) e la piada, un impasto tipo il nostro ma con una sostanziale differenza che è nello spessore, una cosa che ritroveremo sul riminese, riccionese, per arrivare alla stranissima piada gialla che troverai da Zanni a Villa Verucchio (se vuoi puoi vedere mia recensione in merito). Piada-del-Porto. Dopo averci mangiato una dozzina di volte, è nata la voglia di fare due righe ed un articolo su questo artista della piada. Non solo di piada, dicevo, ma soprattutto pesce, spiedini, antipasti, favolose seppie coi piselli, lasagne e piatti di carne. Un piccolo regno per i golosi in quel di Rimini. Con vista mare, o quasi!
Chiusura per ferie: è sempre aperto.
Come arrivare: itinerario consigliato: Vai in città a Rimini e ti porti su porto canale, cerca il lato destro, è quello attaccato alla città (dall’altra parte, canale sinistro, è lato verso Viserba): poco lontano da una pompa di benzina Q8 (impianto con tubazioni x uso navale) che è fronte mare-canale, troverai la Piadina del Porto.
Il locale non è climatizzato; ha anche due tavolini sulla strada, vista… canale. Due tavolini dentro alla rosticceria-Piadina del Porto; Attiguo, come tendenza per chi fa la pizza-al-taglio, è stata ricavata una saletta per mangiare comodamente seduti.
Parcheggio: antistante col disco orario.
Dimensione del locale: Una bella bottega di piadina con annessa rosticceria, a fianco una saletta per consumare quello che ordini; è molto frequentato a mezzogiorno.
Il locale è aperto dal 2000.
Servizi igienici: piccolo bagno, “monosesso”, creato nella depandance laterale.
Target $$$: Trattasi di piadineria e rosticceria; quindi un target medio, conveniente, puoi scegliere cosa e quanto mangiare.
La Cucina come area: Ottima, tutta a vista, non ci sono segreti così vedi e giudichi.
Note sulla cucina: Pulitissima, razionale, efficace, come deve essere.
Ho ammirato l’esecuzione degli spiedini: sulla piastra bollente viene anteposta una carta oleata sulla quale si cuoceranno gli spiedini, di gamberi, seppie, di calamari (di una freschezza unica) in modo tale che gli stessi non si attacchino al metallo.
Direzione e Chef: Massimiliano Marconi.
Descrizione Menù:
– Antipasti: 8
– primi piatti: 8
– secondi piatti: 8
– contorni: 9
– Piadine e Cassoni: 9.
Note sul menù/Piatti consigliati: consiglio: “Piadina con sardoncini marinati, cipolla e rucola” (il pescato viene preso direttamente dal peschereccio che è sul canale di fronte al locale, a 10 metri in linea d’aria. Sardonici a chilometro zero. Si tratta di un suo amico che è fortemente orientato ai sardoncini “doc” del nostro adriatico.
Il pesce viene preso e messo in congelatore a – 30 per minimo 24 ore: Massimiliano mi ha spiegato che questa operazione viene effettuata per eliminare un microbo, un batterio vorace, che potrebbe essere causa di virus. Altra golosità sono i “Cassoni”: quelli con le erbette riminesi, locali, le cosiddette “rosole”, delle erbine saporite. Buoni anche i Cassoni con spinaci o verdure di stagione.
– Altre “stranezze” golose: Piadina Hot-dog (wurstel, cipolla, maionese, ketchup); Piad’hamburger (salsiccia, cipolla, insalata, pomodoro, fontina, maionese e Ketchup); Piada e Mortadella; Piadina e Prosciutto di Parma (che ho potuto assaggiare e notare quale originale).
La Cantina/La Carta dei Vini. Poco vino, esposto in un dedicato frigo-vetrina.
La carta dell’Acqua: Mezze bottiglie di plastica, chiudiamo un occhio.
Miniere gastronomiche: i sardoncini del mare riminese. I “Cassoni” e la Piadina riminese.
Facoltativo: Una ricetta a scelta del ristoratore: La pieda ad Rèmin (La piadina di Rimini): Farina 00; Strutto (oppure olio oliva e.v. secondo altra ricetta); sale; acqua; Sodio Pirofosfato (agente lievitante); bicarbonato; amido. Dosi? Segrete!
Altra curiosità: Lo chef stellato Heinz Beck, tedesco, lavora in un importante hotel in riviera, ha proposto la strana e golosa “Piada riminese con i fichi” in occasione dell’evento “Rimini-Street Food 2013”, ovvero il “Mangiare di Strada”: in tale occasione si è avvalso della piada della Piadineria del Porto, Massimiliano Marconi lo ha affiancato per tutta la manifestazione. (articolo su noto quotidiano ben appeso sulle mura del locale).
Il locale è citato su queste Guide:
– Articoli di merito editi su:
– “La Voce” (15-6-2013);
– Corriere (19-7-2013)
– 4live
Cosa c’è da vedere in zona: Rimini, una città stupenda con un patrimonio storico artistico culturale senza pari. Suggerisco il Ponte di Tiberio (Sec. 1 a.c.); Museo arte sacra; Piazza del popolo; Museo Civico (ingresso gratuito); Chiesa e Tempio Malatestiano; Mura romane di cinta alla stessa città; La passeggiata sul lungomare con il pavimento fatto da un noto architetto francese.
Gigi Arpinati