Sono le 18,00 di mercoledì 6 agosto. Piscina di Castrocaro. Un ragazzo dopo le prime bracciate comincia ad affondare e per fortuna i frequentatori dell’impianto castrocarese, in quell’orario molto numerosi, se ne accorgono. E immediatamente lo soccorrono insieme al bagnino di salvataggio. Insomma tutti aiutano quel ragazzino di 16 anni, di origine senegalese, ospite da alcuni giorni dai parenti. E soprattutto per fortuna che la struttura è dotata anche di defibrillatore. Preziosissimo e vitale in questa situazione di estremo pericolo.
La paura e lo sgomento, infatti, restano altissimi per le condizioni del ragazzino. Sul posto sopraggiungono anche i sanitari del 118 ma è occorsa una buona mezz’oretta prima che il senegalese riprendesse piena conoscenza. Un lasso di tempo abbastanza elevato tanto da far stilare un più che allarmante primo bollettino con la dicitura “gravi condizioni”.
Trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale Morgagni Pierantoni pare che, sentiti dai carabinieri di Castrocaro gli amici e i parenti, il giovane prima di tuffarsi abbia mangiato “abbondantemente”. Il ragazzo quindi è stato vittima di una congestione che l’ha portato quasi all’annegamento.