Trattoria Dall’Amelia di Mestre

Il + e il Menu

Trattoria Dall’Amelia
Indirizzo: Via Miranese, 113 – angolo via Giustizia Mestre
Recapiti tel. 041/913955
Giorno di chiusura: domenica sera
Orario di esercizio: pranzo/cena.
Chiusura per ferie: agosto
Si può prenotare e accettano tutte le Carte di Credito.
Locale climatizzato, ma non ha sale all’aperto.
Parcheggio: antistante, la sera è sorvegliato.
Come arrivare, itinerario consigliato: uscire dalla circonvallazione, a Mestre città, “Via Miranese”. Lo troverete in un grande incrocio.

Da tempo desideravo scrivere un articolo per questa storica ed importante Trattoria Dall’Amelia. Siamo nella città di Mestre, un luogo dove l’induzione della città-star lagunare si fa sentire. Appena arrivato Dall’Amelia, la realtà del locale mi fa capire che non sono davanti ad un riduttivo luogo di desìo dovuto al nome “trattoria”, ma di fronte ad un importante, elegante, fine, rinomato locale. Parlare di ristoranti di pesce a Venezia? Previo informale consulto col mio interlocutore: si salvi chi può! Chiaramente alludo, personalmente, al “conto”, una mannaia che, per i menù di pesce, non perdona quasi mai e cala implacabile sulla testa del povero consumatore.

Venezia è esosa, inutile negarlo, l’ammette persino il referente con cui parlo Dall’Amelia; andare a Mestre sarà più parco della laguna, potrai parcheggiare l’auto davanti al locale mentre a Venezia dovrai parcheggiare la barca! Il pesce dell’alto-Adriatico: la differenza principale, nel sapore, è data dai bassi fondali sabbiosi dove vive il pesce. Ciò porta al pescato quel sapore “sabbioso” che sentirai solo qui, apparente nota negativa, forse ti coprirà alcuni sapori, ma sarà così; da Trieste a Brindisi, in trent’anni di lavoro, ho potuto constatare la differenza del pesce man mano che dal Nord scendi al bacino gastronomico pugliese. Questa è l’Italia nella sua stupenda, chiamala, lunghezza.

Amelia è una storica “Trattoria” gestita da Dino Buscherato, un autentico pioniere che, dalla semplice trattoria iniziale, l’ha portata sino a quella che è oggi, (una stella Michelin, ahimè, non più in atto); terminata due anni fa la sua gestione, purtroppo quel personaggio oggi non è più con noi. Abbiamo una nuova compagine aziendale (Sinergie srl) facente capo ad un pool di imprenditori che manda avanti caparbiamente questo stupendo locale basandosi sulle vecchie maestranze. La signora Rosa, addetta in reception da 40 anni, affabile, gentile e di buona presenza, è la mia “Beatrice” in questa intervista, assieme allo storico direttore di sala, Dorino.

Il mio assaggio è stato su alcune portate, tutto a pagamento, conto di 55 euro scontato a 45: evidenzio un eccezionale baccalà mantecato alla vicentina; un piatto di tortellini di branzino al sugo con pomodorini senza pelle, stupendi; il pescato era rappresentato da moscardini in guazzetto, freschissimi, delicati; alcune seppioline nere alla veneziana con tanto di inchiostro, delicatissime; altre seppioline in bianco, ed altro pesce. Voto di giudizio basato su indicazioni di un mio segnalatore: “Fuori dal comune”, il mio verdetto, promosso a pieni voti. Difatti siamo a Mestre, non a Venezia!

Dimensione del locale: molto ampio, 180 coperti.
Arredamento e la tavola: grande eleganza, classe indubbia, atmosfera piacevole; tavola con lussuosa doppia tovaglia, posateria in fine argento.
Servizi igienici: ottimi, con carta asciugamani e dosatori, adeguati al cliché del locale.
La Cucina come area: non mi è stato possibile vederla.

Cucina tipica veneta e nazionale.

Target del locale $$$: alto.

Descrizione assaggi:
– Baccalà mantecato alla vicentina su letto di polenta a grana grossa (voto 10);
– Moscardini in guazzetto con punta d’aceto (voto 8 e ½);
– Tortelli farciti di spigola alla moda del Conte Nuvoletti (pomorini rossi, voto 8 e 1/2);
– Seppioline nere alla veneziana con inchiostro annesso (voto 10 e lode);
– Piccole Seppioline di porto in padella (voto 10);
– Macedonia di frutta del momento (voto 9);
– I dolci: Torta Sacher; Mascarpone; Tirami su; (tutti di pasticceria locale, massimi voti);
– Caffè, amari, varie: ottima scelta.
– Nel Cestino: Grissini artigianali (ottimi) e pane comune.
– La Cantina/Carta dei Vini: buona scelta di bianchi; etichette importanti. Il mio vino era un prosecco in caraffa.
– E la carta… dell’Acqua: noto, ahimè, acqua in caraffa, sfusa! (voto 5)
– L’Olio, il sale & l’Aceto: Standard.

Piatti consigliati: Baccalà mantecato. Seppioline all’inchiostro alla veneziana.
Miniere gastronomiche: Pesce di laguna.

Esame finale:
Location 9; Ambiente 10; Servizio 9; Menù 9; Conto 6.

“Sulla Porta”: il locale ha queste “Placche”, di queste Guide:
– 4live.it
– Accademia Italiana della Cucina
– Ospitalità Italiana
– (ex stellato Michelin)
Cosa c’è da vedere in zona: Venezia!
In definitiva: Per cene importanti, ma anche per lavoro, occhio al budget.

Gigi Arpinati

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