«I sottoelencati consiglieri comunali, non escludendo altre adesioni, hanno presentato una mozione per revocare un incarico professionale esterno affidato lo scorso anno per: “attività di supporto specialistico all’unità verde”; in particolare “la predisposizione urgente della nuova gara di appalto della manutenzione generale del verde pubblico (di circa 2,3 milioni di €), la revisione del Piano del verde e la revisione del regolamento del verde“. L’incarico è stato conferito a Giovanni Morelli, fondatore dello “Studio Progetto Verde” di Ferrara che, dal 24 luglio 2009 al 23 luglio 2015, aveva lavorato in RT con l’impresa Demetra in esecuzione di un appalto mediante cottimo fiduciario di servizio da eseguirsi in economia per censimento e verifica sicurezza delle alberature del Comune di Forlì, (209.070,72 €, di poco sotto la soglia prevista dal reg. comunale che consente l’affidamento diretto per lavori di costo inferiore a € 210.000).
Il 10 luglio 2015, con esito negativo, viene chiesto ai dipendenti comunali di manifestare entro 4 giorni lavorativi la disponibilità ad eseguire le prestazioni per la predisposizione urgente della nuova gara di appalto della manutenzione generale del verde pubblico, la revisione del piano del verde, la revisione del regolamento del verde; attività da svolgersi in orario di servizio senza compensi aggiuntivi né incentivazioni. Dipendenti comunali che in passato avevano progettato e realizzato il Parco Urbano di Forlì, vanto della città, o predisposto numerosissimi bandi e contratti per lavori pubblici, tra i quali quello della gara di appalto della manutenzione generale del verde pubblico, che era in precedenza stata aggiudicata proprio al RT fra la società di Giovanni Morelli e l’impresa Demetra. Si ritiene che una richiesta di manifestazione di interesse sia cosa assai diversa dalla verifica della esistenza delle competenze interne all’Amministrazione, necessarie per svolgere un lavoro ordinario. Competenze ben presenti nell’organico del Comune di Forlì, con funzionari, ingegneri, architetti, geometri, dottori in agraria, avvocati ecc. che hanno svolto compiti ordinari quali quelli indicati nel bando.
Il Servizio Verde ha sempre redatto progetti esecutivi per manutenzione ordinaria e straordinaria del verde pubblico, anche per importi complessivi superiori ai 5,4 milioni di euro, ne ha curato l’esecuzione e la direzione, mentre il Servizio contratti e gare ne ha curato gli aspetti di propria competenza, bandi, appalti, aggiudicazione.
Sempre il Servizio Verde al momento della pubblicazione del bando era diretto da un ingegnere particolarmente esperto in gare e appalti, addirittura proveniente dall’ex Genio Civile. L’ingegnere in parola veniva successivamente avvicendato, affidando la responsabilità del servizio ad un altro dirigente, ingegnere del servizio Lavori pubblici, anch’esso particolarmente esperto in materia di bandi di gara e di appalti, oltre che ovviamente di lavori pubblici.
È anche il caso di ricordare che lo scorso anno il Comune di Forlì si è aggiudicato al Flomart di Padova il primo premio “La Città e il Verde”, un importante riconoscimento per la propria attività di progettazione ed esecuzione lavori per la riqualificazione di viale Bolognesi e per la gestione delle potature e degli sfalci ottenuti dalla manutenzione del verde urbano. Inoltre, l’annuale rapporto “Ecosistema Urbano” a cura di Legambiente – Sole 24 ore, colloca Forlì ormai stabilmente al 15° posto della graduatoria nazionale, posizione guadagnata principalmente per la grande dotazione di verde pubblico. Nella determina si afferma che il personale in servizio non può fare fronte all’oggetto dell’incarico di “Attività di supporto specialistico all’Unità Verde…. e che… si è reso necessario ricorrere a risorse esterne…”. Risorse ben presenti all’interno del Comune di Forlì.
Al 1 agosto 2015 si rileva anche che il personale in carico ai vari servizi è i seguente: Gare e Contratti 33 unità; Ambiente e Protezione Civile, comprende il Verde, 20 unità; Pianificazione Urbanistica 18 unità; Lavori Pubblici è tra quelli maggiormente dotati di personale tecnico qualificato. Singolare anche la concatenazione dei tempi.
Pochi giorni prima della scadenza (23 luglio) dell’appalto affidato allo studio “Progetto Verde” di Morelli, mentre l’avviso ai dipendenti comunali per ricercare competenze scadeva il 16 luglio. Il direttore generale ha concesso solo 6 giorni di tempo (compresi sabato e domenica) ai dipendenti comunali per presentare la propria candidatura e poi ne ha impiegati 5 per la prima decisione e poi altri 10 per assumere la propria determina. Tutto ciò in palese concomitanza della scadenza lavorativa del 23 luglio del contratto di cottimo fiduciario con l’associazione temporanea di impresa e la società di Morelli.
Il direttore generale il giorno 21 luglio ha assunto una prima determina (non pubblica) per affidare un incarico professionale relativo al verde pubblico e alla predisposizione di un bando di gara, facendo trascorrere solo 3 giorni lavorativi dalla scadenza dell’avviso interno, quindi ha aspettato altri 10 giorni per assume la determina per la selezione pubblica per l’affidamento dell’incarico, cosa che viene fatta il 30 luglio e in seguito a ciò il bando viene pubblicato in pari data con comunicato stampa. Giovanni Morelli deposita la propria “Candidatura” con il curricula che reca la data del 27 luglio 2015. Nella stessa determina l’incarico è dichiarato urgente ma era noto che il lavoro di gestione del verde urbano era in scadenza. Infatti, rientra nella normale attività di programmazione delle attività di una Amministrazione predisporre per tempo gli atti necessari per l’espletamento di funzioni che le sono proprie, secondo quanto prescritto dall’art.13 del Regolamento di attuazione ed esecuzione del Codice dei contratti.
Non a caso, nella stessa determina n.1755 del 7 settembre 2015 è precisato che “….il Peg anno 2015 approvato con delibera di Giunta Comunale n. 57 del 31 marzo 2015 individua l’obiettivo 3.01.01 “Centro storico: verde e logistica” ed in particolare con i punti 3) Revisione del nuovo piano del verde, 4) Predisposizione documentazione per nuovo affidamento di manutenzione verde, e 5) Collaborazione con Servizio Urbanistica per revisione convenzioni dei Piani Particolareggiati Privati”. Nessun carattere di urgenza, attività note e previste da tempo rientranti in quelle ordinarie neppure adeguatamente motivate. Infine, nella determina si invocano le particolari competenze professionali e scientifiche possedute, guarda il caso, da Giovanni Morelli per fornire quella “Attività di supporto specialistico all’Unità Verde”, per raggiungere gli obiettivi del Peg 3.01.01 ed in particolare per la predisposizione urgente della nuova gara di appalto della manutenzione generale del verde pubblico. Nel curriculum di Morelli non risultano particolari competenze, attività e lavori effettuati nel campo della predisposizione di gare di appalto, in quanto il suo profilo professionale indica chiaramente le sue indubbie competenze nella verifica della stabilità degli alberi e in altre attività ma non risulta la necessaria maturata esperienza nel settore della predisposizione della nuova gara di appalto.
Pur non essendo prevista esplicitamente una incompatibilità o inconferibilità dell’incarico professionale assegnato e la condizione del destinatario del medesimo incarico al fine di prevenire ogni possibile situazione di “conflitto di interessi” o comunque contrastante con il principio costituzionale di imparzialità, si osserva che risulta quantomeno inopportuno l’affidamento dell’incarico della predisposizione della nuova gara di appalto ad un professionista che abitualmente opera in RT con imprese del settore che potrebbero essere chiamate a partecipare alla gara medesima. Nell’interesse pubblico di utilizzare le professionalità già presenti nell’organico dell’Amministrazione Comunale, tenuto conto della necessità di evitare il perdurare di possibili responsabilità contabili ed amministrative con il conseguente aggravio di spese, in relazione alle disposizioni sia della Corte dei Conti, riguardanti l’affidamento di incarichi professionali dettate dal D.Lgs. 165/2001, si pone all’attenzione del Consiglio Comunale la necessità di impegnare il Sindaco di adottare il potere di autotutela, annullando il bando e revocando l’incarico affidato».
Mario Peruzzini “Noi con Drei”, Paolo Bertaccini “Con Drei per Forlì”, Tatiana Gentilini Gruppo Misto, Paola Casara “Noi Forlivesi”, Fabio Corvini Gruppo Misto, Per Forza Italia Fabrizio Ragni, Marco Catalano, Vanda Burnacci