Il Sindaco Drei azzera tutta la Giunta. L’annuncio del terremoto politico forlivese arriva in una conferenza stampa indetta oggi pomeriggio in Comune a Forlì. Gli incarichi a tutti gli assessori sono stati revocati.
“E’ una attività complessa quella del governare – spiega il sindaco Davide Drei – e non possiamo permetterci dei tentennamenti. Tutte queste voci di entrate o uscite di assessori le azzero e comunico che da oggi non esiste più la Giunta Drei. Nomine e deleghe sono state revocate. Ho fatto questo gesto per smuovere questa situazione stagnante. E’ una crisi di Giunta che intendo risolvere in poco tempo e varerò una nuova squadra. Dobbiamo continuare a portare avanti il programma. Si tira una linea e si ricomincia“.
Il sindaco poi sottolinea i progetti da portare avanti e delle sfide che Drei vuole continuare a sviluppare con il suo mandato. “La prima è il riordino istituzionale. Dal Comune, all’Unione dei Comuni che si sta costruendo alla Provincia che si sta riorganizzando in modo diverso e l’Area Vasta che si compirà successivamente. La semplificazione dei generi amministrativi deve proseguire“.
Il Sindaco poi parla della nuova società in house dei rifiuti. “Anche questo è un progetto difficile ma che nei prossimi mesi sarà al centro della nostra attività. Abbiamo bisogno di chiudere per rilanciare. I tempi per risolvere la crisi saranno brevissimi, penso di riuscirci in settimana. Non ho pensato mai di dimettermi perchè il commissariamento in questi momenti difficili sarebbe stato rischioso e dannoso per Forlì“.
Le reazioni.
L’analisi di Fabrizio Ragni (Forza Italia). “Giunta azzerata? È Drei a doversi dimettere“
“Il sindaco Davide Drei deve dimettersi. Forza Italia torna a chiederne un passo indietro“. Ad affermarlo è Fabrizio Ragni, responsabile provinciale e capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia. “Oggi il sindaco ha comunicato di aver azzerato la giunta revocando le deleghe agli assessori. Ma se la giunta ha fallito su tutta la linea, dal centro storico al bilancio, la responsabilità è prima di tutto del sindaco che fornisce gli indirizzi. Drei deve dimettersi. Il primo cittadino ha poi aspettato l’esito del voto per comunicare la sua decisione: i tempi derivano quindi da un mero calcolo politico, così Drei ha tenuto la città in stallo per giorni. Comportamento deprecabile di un sindaco che ha fallito“.
Daniele Mezzacapo (Lega Nord): “Rivoluzione nella squadra di governo, una bomba ad orologeria che è esplosa come da previsione”
“Una bomba ad orologeria che è esplosa, come da previsione, anche se il Sindaco Drei dichiara che la stessa giunta è rimasta sorpresa”: così il capogruppo della Lega Nord Romagna in consiglio comunale Daniele Mezzacapo che, appresa la notizia dell’azzeramento della squadra del governo locale, commenta: “Quello che realmente stupisce dell’intera faccenda è che anche il primo cittadino non abbia rassegnato le dimissioni permettendo alla città di scegliersi un nuovo Sindaco – continua Mezzacapo che poi ironizza – ma anche qui potevamo nutrire solo false speranze: non è da Partito Democratico, come Renzi insegna, lasciare ai cittadini la scelta su chi debba governare i loro territori o il Paese”.
Non è tutto qui perché l’esponente del Carroccio è particolarmente critico sulla scelta dei tempi con cui Drei ha deciso di silurare tutta la Giunta. “Ha dichiaratamente atteso che si andasse alle elezioni a Bertinoro, è lui stesso a sostenerlo: questo significa mentire deliberatamente per consentire alla sinistra di mantenere uno status quo che va avanti oramai da troppi anni e questi sono i risultati: città immobili, abbandonate a se stesse e povere anche nell’espressione politica di chi le governa”.
“La spiegazione dello scenario – continua – appare molto chiara e le voci su quanto sta accadendo in queste ore in municipio si rincorrono senza alcun filtro. Il colpo di spugna operato dal primo cittadino sarebbe servito per eliminare assessori scomodi che, se presi singolarmente, avrebbero invece creato grosse difficoltà nell’azione di governo locale: in pratica sarebbe venuta a mancare la maggioranza. Tabula rasa e punizione per tutti per non incrinare ulteriormente equilibri già precari da tempo. Quella di un vertice del direttivo del Partito Democratico, fissato con urgenza per domani sera è al momento un’informazione ufficiosa ma col passare delle ore sta prendendo sempre più corpo. Sul tavolo del partito ci sarà la scelta di una nuova squadra o la decisione di andare al voto. La seconda ipotesi pare molto lontana e non percorribile perché esporrebbe proprio il PD a rischi e sorprese poco gradite”.
“Sarebbe stato molto più responsabile se avesse fatto un passo indietro anche Drei invece che liberarsi da una squadra che era più rappresentativa delle liste, listarelle e correnti interne al PD piuttosto che frutto di scelte libere. Se questa era la migliore classe politica che la sinistra poteva presentare, siamo davvero alla frutta”.
“Sul verde pubblico, la pressione fiscale, le politiche ambientali questa amministrazione ha fallito e con la deflagrazione dell’intera Giunta ha certificato ogni suo errore – rincara la dose Mezzacapo – Commissariare la città? Sarebbe stato sicuramente un passo in avanti rispetto alla pietose scene a cui abbiamo dovuto assistere in questi mesi. Ovviamente il PD farà i salti mortali per allontanare l’ombra delle elezioni dato che al momento, tra liste di area centrodestra e partiti, i numeri premierebbero l’opposizione, Lega Nord in primis – conclude Mezzacapo – Hanno paura della Lega e di una riunione di tutto il centro destra e ne hanno tutte le ragioni”.
Raffaella Pirini (Destinazione Forlì): “Azzerare una Giunta è una cosa gravissima“
«In riferimento alla notizia con cui il Sindaco afferma di voler continuare a fare il Sindaco a testa alta, mi sento di dire che azzerare una Giunta mi pare una cosa gravissima, poi queste continue virate sono ancora più sconcertanti (prima rimpasto poi azzeramento). Certo che fra figure non proprio brillanti dei componenti la Giunta e questioni ancor più pesanti come i debiti fuori bilancio per spese legali, come la vicenda della demolizione del chiosco di Fabio Corvini (dopo aver violato la legge e i loro stessi regolamenti) e la sua conseguente espulsione dal Consiglio costellata di errori madornali, come il bando per la gestione del verde, come la gestione dei mercoledì del cuore e infine come i 1300 alberi che saranno abbattuti in via Rio Bolzanino di cui non hanno fatto parola nonostante le interrogazioni di Corvini, questa amministrazione non pare avere vita lunga e non ha mostrato un briciolo di stile».
Federazione dei Verdi: “Drei non smette mai di sorprendere“
«Ecco cosa ha detto Drei ai giornali: “I Consiglieri di Noi con Drei e Con Drei Per Forlì hanno votato spesso contro, ora con loro va fatta chiarezza”. Proprio lui dice che va fatta chiarezza? Quei consiglieri sono stati anche troppo leali e generosi di fronte ai pasticci, alle scorrettezze, al venir meno alle parole date, alla cancellazione di parti essenziali del programma comune, alla arroganza dimostrati in questi due anni da lui stesso e dalla sua giunta. Deve essere più modesto e riconoscere per primo i suoi di errori e poi provare a rilanciare, ammesso che ne sia capace. E soprattutto cerchi di evitare misere furbate, cercando di dividere, promettendo e raccontandola. Eviti di usare i rapporti personali, sappia affrontare politicamente le questioni che lo hanno portato ad azzerare tutto cercando di capire che con i metodi che ha usato finora non va da nessuna parte. Se sarà capace di cambiare registro avrà una qualche possibilità di proseguire, se pensa di fare come prima avrà davvero poche chances. Spero che i suoi Consiglieri glielo spieghino, visto che non pare ancora aver fatto tesoro dell’esperienza».