Unieuro Forlì – Poderosa Montegranaro: 77-57
Unieuro Forlì: Rotondo 10, Rombaldoni 10, Vico 4, Marsili 4, Ferri 2, Arrigoni 17, Pederzini 13, Pignatti 8, Bonacini 5, Maggio 4. All. Garelli.
Montegranaro Dino Bigioni Poderosa: Fabi 6, Sanna 11, Serino 12, Gatti 3, Rossi 4, Broglia 2, Trionfo, Di Trani 15, Rosignoli 2, Diomede 2. All. Steffè.
Parziali: 22-15; 39-30; 65-34.
E venne il giorno della festa, Forlì passeggia con Montegranaro e và a fare compagnia a Udine e Roma nella prossima Legadue che prenderà il via a ottobre. La partita è stata interpretata al meglio dalla compagine romagnola che già nei primi minuti cavalcando Rotondo e Pederzini fa capire che vuole dimenticare subito la bruciante sconfitta della sera prima partita contro Udine.
Il primo parziale si chiude infatti 22 a 15 per gli uomini del presidente Rossi che trovano addirittura un canestro allo scadere, molto contestato da Montegranaro che a inizio del secondo parziale frutterà un tecnico a Di Trani che numericamente parlando è il migliore dei suoi con 15 punti finali molti dei quali, però, segnati a buoi scappati dalla stalla.
Nel secondo quarto Forlì non perde la maniglia della partita, sale sul proscenio Rombaldoni. Grazie al suo capitano la banda Garelli va negli spogliatoi per il riposo con 9 punti di vantaggio (39-30). La paura che Forlì non riesca a chiudere il discorso serpeggia all’interno del PalaTerme; nel terzo quarto la difesa però Forlì chiude ogni discorso e crea il break decisivo (26 a 4) subendo un solo canestro subito dal campo e una coppia di liberi; per il decisivo 65-34 del trentesimo minuto.
Il quarto finale è un pro forma con la festa che inizia anticipatamente cori e sfotto per tutti e la sirena, che sancisce l’Ascensione di Forlì dal Purgatorio della serie B, che sà di liberazione per gli 800 adepti della prima religione in quel di Forlì. Obiettivamente, delle 4 finaliste, la Poderosa Montegranaro alla luce di quanto visto in queste due giornate era nettamente inferiore rispetto alle neopromosse. La Fiesta per Forlì, dopo la paura di ieri sera, può finalmente andare in scena.