Purtroppo disabilità e falso buonismo sono due termini che vanno ancora a braccetto. Io invece provo a farli litigare. Questo è un argomento di cui non si parla quasi per niente, invece secondo me bisognerebbe discuterne molto di più. Vi faccio qualche esempio concreto: sono in giro per strada mi fermo un attimo, magari a guardare qualche bella vetrina, e alcune persone che mi vedono pensano che ho bisogno di aiuto… e quasi rimangono un po’ straniti alla mia risposta: “No, grazie!“.
Oppure quando vado al supermercato e mi metto in fila alla cassa, e tutti che vogliono farmi passare davanti quasi per forza… se io la voglio fare lasciatemela rispettare la fila davanti alla cassiera. Al cinema io non pago il biglietto, a volte il posto “riservato” a me è sempre dei migliori… ma preferirei pagare il biglietto per avere un posto più comodo. Poco tempo fa ho scoperto una canzone degli Skiantos, un gruppo rock demenziale bolognese degli anni ’70, che è stata proposta ad un ragazzo con disabilità che con intelligenza e ironia vuole rompere la retorica dei buoni sentimenti nei confronti delle persone con disabilità.
Questa è una provocazione molto forte per le parole che vengono utilizzate ad esempio: ”scommetto che non hai mai pensato di pestare un handicappato“. A mio parere questo può essere considerato una buona strategia per “far litigare” finalmente i due termine utilizzando un linguaggio universale: ovvero la musica.
Paola Negosanti