Le bufale mi fanno imbufalire

<p style="text-align: justify">Le bufale mi fanno imbufalire. Nessuno è depositario della verità. Una banale premessa che evidentemente tanti non tengono presente. Fino agli anni Duemila esistevano le famose “<em>leggende metropolitane</em>”, storie insolite e inverosimili, vere o presunte tali, che si diffondevano principalmente nei luoghi di lavoro, nei bar, nelle sale d’attesa o dai parrucchieri. Oggi, nell’era di internet e dei Social Network le leggende metropolitane si sono trasformate in “<em>bufale</em>”. La principale causa della diffusione di queste <em>bufale</em> – cioè sempre notizie false e ingannevoli – è l’assoluta “pigrizia” degli utenti. Prima di postare una notizia su Facebook, su Twitter o su qualunque altro <em>Social</em>, infatti, basterebbe informarsi con un semplice clic su Google o qualunque altro motore di ricerca. In questa rubrica prenderemo in esame la varie “bufale” che imperversano in Internet.</p>

Di Maio: «Le tante bufale che si leggono sui vitalizi ai parlamentari»

parlamento italiano

«Al supermercato, al bar, a cena con gli amici – scrive nel suo profilo Facebook l’onorevole forlivese del Pd Marco Di Maio – nei vari gruppi su WhatsApp e, ovviamente, qui su Facebook diverse persone mi hanno domandato – chi maliziosamente, chi con amichevole curiosità – se è vero che terminando la legislatura prima di Di Maio: «Le tante bufale che si leggono sui vitalizi ai parlamentari»

Bufale – Allarme batteri nelle macchinette del caffè

caffe tazzine

Nessuno è depositario della verità. Una banale premessa che evidentemente tanti non tengono presente. Fino agli anni Duemila esistevano le famose “leggende metropolitane”, storie insolite e inverosimili, vere o presunte tali, che si diffondevano principalmente nei luoghi di lavoro, nei bar, nelle sale d’attesa o dai parrucchieri. Oggi, nell’era di internet e dei social network Bufale – Allarme batteri nelle macchinette del caffè

Bufale di FB: In Cina la pugnettista non è un nuovo mestiere

massaggio

In un primo momento la notizia è talmente curiosa e divertente che su Facebook spopola. Le condivisioni dell’articolo sono molteplici. Insomma il solito tormentone da social network. Molto simpatici, seppur scontati, i commenti dei lettori. In pratica si sosterrebbe che in Cina, dove il tasso di disoccupazione è elevatissimo e contemporaneamente per aumentare l’affluenza nelle banche Bufale di FB: In Cina la pugnettista non è un nuovo mestiere