Vedi oggi un bello speciale su “Nova”, inserto del “Sole24Ore”. Vi si parla di “città compatta” e di molto altro. In particolare, Mario Calderini, del Politecnico di Milano, sottolinea come le smart city in passato abbiano spinto “in modo squilibrato sulla tecnologia” (su sollecitazione dell’industria direttamente interessata, occorre aggiungere). Con scarsi risultati.
“Adesso si sta imponendo una visione dove la tecnologia serve da mezzo per indurre comportamenti innovativi”. Saggia riflessione. In questa prospettiva, a Forlì un caso di smart city riuscito sembra essere via Regnoli 41. O quello del bike sharing, miracolosamente risparmiato dal degrado.
Certo, bisogna arginare le pressioni verso un nuovo incremento dello sprawl urbano, sempre in agguato, o di un ritorno simbolico ad una marcata pressione degli autoveicoli sul centro. Che è contro l’economia, oltre che contro il buonsenso. I pedoni – scrive il rapporto del “Sole” – spendono il 65% in più rispetto ai guidatori…