Franco Rusticali, ex sindaco di Forlì, è deceduto nella notte. Cardiologo di fama internazionale, politico e sindaco con due mandati consecutivi dal 1995 al 2004, aveva 77 anni ed era ricoverato già da qualche giorno all’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì per problemi di salute. Dopo la carica di sindaco è stato presidente della Seaf, la società che gestiva l’aeroporto di Forlì. Negli ultimi anni si era impegnato come presidente della Fondazione cardiologica Miriam Zito Sacco. Così lo ricorda l’onorevole del Pd Marco di Maio in una nota di cordoglio: “La notte scorsa nel reparto di cardiologia dell’ospedale di Forlì è venuto a mancare Franco Rusticali. È stato prima consigliere comunale e poi sindaco dal 1995 al 2004, sicuro protagonista dello sviluppo locale degli anni ’90. La sua azione ha concorso in maniera importante alla crescita del territorio con realizzazioni e progetti di cui ancora oggi beneficiamo. Di grande rilievo la sua attività di medico cardiologo, che lo hanno fatto apprezzare da una vasta parte di popolazione. Alla moglie, a tutta la famiglia e a tutti gli amici, i sentimenti di vicinanza e cordoglio“.
Di seguito il cordoglio del sindaco Davide Drei: “La scomparsa improvvisa di Franco Rusticali colpisce l’intera comunità forlivese in modo duro, lasciando amarezza e costernazione. Sindaco della nostra città per due mandati, dal 1995 al 2004 (primo cittadino eletto in modo diretto dal popolo), cardiologo con esperienza internazionale, primario dell’ospedale di Forlì, amministratore pubblico, uomo attivo nel volontariato, persona dai modi garbati, sempre pronto al confronto: Franco Rusticali è stato un punto di riferimento importante per la città e per il territorio romagnolo ai quali ha lasciato in eredità un patrimonio di progetti e di idee. Al suo operato si legano, ad esempio, il completamento del nuovo Polo ospedaliero di Vecchiazzano con il trasferimento definitivo del Morgagni e l’avvio della realizzazione del nuovo Campus universitario; lo “sblocco” del nuovo Sistema tangenziale forlivese ora in gran parte realizzato; l’inaugurazione del Teatro Diego Fabbri (avvenuta con un memorabile concerto diretto dal maestro Riccardo Muti), l’ideazione del Polo tecnologico aeronautico con la realizzazione dei plessi universitari, l’accordo con Enav per l’Academy e il complesso tentativo di rilancio dello scalo. Sempre al suo nome è legata l’attività di realtà benemerite e di volontariato come l’Associazione Cardiologica Forlivese e la Fondazione Myriam Zito Sacco. Come non ricordare poi che fu proprio Rusticali a porgere il benvenuto nella nostra città ai presidenti della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi, che onorarono Forlì di visite ufficiali. Franco Rusticali ha guidato la città per un periodo lungo e difficile, mettendo a frutto caratura umana e levatura politica, incentivando la progettazione e dedicando particolare attenzione nel rapporto con i cittadini, le istituzioni e il tessuto associazionistico. Alla moglie, ai figli, ai nipoti e ai familiari tutti giunga in questo momento di profondo dolore l’abbraccio dell’intera comunità forlivese; un abbraccio sincero, capace di trasmettere i sentimenti di stima ed affetto dei quali mi faccio interprete a nome mio, della Giunta, del Consiglio comunale, dell’intero Comune di Forlì”.
Il ricordo di Gessica Allegni coordinatrice SinistraDem Emilia-Romagna. “Non avrei voluto trovarmi qui a scrivere di Franco Rusticali parlando al passato. La notizia della sua morte mi scuote e mi commuove profondamente, perché insieme ad un grande amministratore, artefice di un pezzo della migliore storia di questa città e di questo territorio, Forlì e i forlivesi, tutti, oggi perdono una grande persona, di rara umanità. È su questo che vorrei soffermarmi anche solo per poche righe. Dei risultati, ancora tangibili, dei suoi due mandati da Sindaco parleranno altri meglio di me e forse questa sarà l’occasione buona per ricordarli tutti e riconoscerne un valore troppo spesso negato o offuscato da chi non ha mai ritenuto di dover dire “grazie” a chi è venuto prima di lui. Franco, io il mio “grazie” te l’ho detto più volte a voce, ma lo ribadisco adesso. Non ho mai sopportato l’isolamento in cui sei stato ingiustamente gettato da una politica che da te ha avuto tantissimo ma troppo poco ti ha saputo riconoscere. Ti dico grazie per le parole che mi hai riservato nel corso della nostra ultima conversazione telefonica dopo la tua definitiva archiviazione, ti dico grazie per l’esempio, il rigore, la dedizione con cui ti sei dedicato alla tua comunità e che ti hanno reso per me e molti altri un esempio da seguire. Spero che oggi oltre al ricordo e ai giusti onori che ti verranno riservati qualcuno colga l’occasione per una riflessione su come si sta insieme in una comunità politica. Sul significato di parole come “rispetto” e “solidarietà”, su come a volte perdiamo di vista il valore dei rapporti umani, presi dalla cieca volontà di arrivare. E la responsabilità di cui in prima persona mi faccio carico, promettendoti che non saranno le solite parole di circostanza e certa che non sarò la sola a farlo, è di non dimenticarti, di non dimenticare quello che hai realizzato, di non dimenticare che prima che politici o amministratori siamo esseri umani. Ci mancherai. Ciao, Sindaco”.
Il ricordo di Marisa Fabbri ex assessore della Giunta Rusticali. “Il mio saluto al Sindaco Franco Rusticali è il ricordo di sentimenti di umanità, rispetto e comprensione che mai sono mancati nella straordinaria esperienza amministrativa che con autorevolezza ha saputo guidare contribuendo alla crescita economica e culturale della città. Pochissime le scelte non condivise, solo una fra le più importanti, ma ciò non ha sminuito la mia gratitudine per aver fatto parte della sua squadra e per aver istituito, primo Comune in Italia, l’Assessorato alla Cooperazione Internazionale Pace e Diritti Umani. Grata di aver avuto l’opportunità di riempirlo di contenuti e, simbolicamente, far sventolare la bandiera della pace sul balcone del Comune di Forlì, affrontando il rischio di denuncia per i Sindaci non obbedienti alle indicazioni nazionali che ne vietavano l’esposizione. Possono sembrare scelte minori ma allora, tempi già indicativi di un mondo senza pace, furono anticipatrici e segnarono anch’esse la differenza fra gestire la cosa pubblica e amministrare una comunità. Grazie per averlo fatto. Ciao Sindaco, è così che ti salutavo ogni volta che ti incontravo”.
Il ricordo del Comitato di sostegno al Ridolfi. “Franco Rusticali una persona perbene che amava profondamente il suo territorio. Il Sindaco del cambiamento e delle lunghe prospettive che ha trasformato il modo di fare politica. Un uomo al servizio di una città per proiettarla nel futuro, portandola a livelli di eccellenza mai raggiunti, nella sanità, università, cultura, infrastrutture e sociale ed ancora oggi si continuano ad inaugurare suoi progetti. La chiusura forzata dell’aeroporto è stata la sua più grande sofferenza. Siamo particolarmente grati a Franco Rusticali anche se non è riuscito ad invertire la rotta; non ha avuto timore di prendere in mano una struttura in grande difficoltà economica, ha lavorato e lottato contro politiche regionali e locali ostili ed ottuse. Prima di altri aveva intravvisto la necessità di condurre il sistema aeroportuale forlivese ad una sua caratterizzazione e ad un progressivo ingresso dei privati, senza buttare alle ortiche tutto e tutti, lavoratori compresi. La stessa politica che aveva amato non gli ha consentito di realizzare il suo ultimo sogno e regalo alla sua città. I componenti del Comitato per il sostegno e lo sviluppo dell’aeroporto “Luigi Ridolfi” partecipano commossi al profondo dolore della famiglia di Franco Rusticali”.
Il ricordo dell’Irst di Meldola. “Il direttore generale Giorgio Martelli, il direttore sanitario Mattia Altini e il direttore scientifico Dino Amadori esprimono il loro cordoglio per la scomparsa del dottor Franco Rusticali, stimatissimo medico, amministratore e politico forlivese. Abbiamo colto con profonda tristezza la notizia della scomparsa di Franco Rusticali, persona e collega ricco di qualità umane e professionali, capace di contribuire come pochi alla crescita dei molti campi che l’hanno visto negli anni protagonista, dalla clinica alla ricerca scientifica, dalla politica all’amministrazione del bene pubblico. Abbiamo avuto la fortuna di poterne apprezzare la passione e l’impegno profuso tanto a favore dei singoli – che fossero pazienti o cittadini o semplici persone – quanto nella definizione dei progetti più importanti ed ambiziosi per i nostri territori tra cui, indubbiamente, l’Irst. Il nostro Istituto, oggi riferimento regionale e nazionale, deve infatti tantissimo al dottor Rusticali, al suo imprescindibile contributo assicurato durante il mandato da sindaco di Forlì, anni nei quali è iniziata la progettazione dell’Istituto stesso. Alla famiglia, amici e conoscenti di Franco Rusticali le nostre più sincere condoglianze“.
Il ricordo della Cgil. “La scomparsa di Franco Rusticali lascia per l’intera comunità forlivese un vuoto immenso. Un vuoto legato allo spessore morale, umano, civile e di idee, che ha fatto di Franco una guida e un riferimento valoriale per decenni nei diversi ruoli istituzionali che ha ricoperto. Le intuizioni in termini progettuali che Franco ha contribuito a realizzare a Forlì (e non solo) hanno permesso di qualificare il Comune e il Territorio. Franco Rusticali in questo contesto di costante ricerca e progettualità, mai ha dimenticato di come i cittadini, i lavoratori ed i pensionati potessero avere risposte sempre più efficaci ai loro bisogni a partire da quelli del welfare e socio – sanitari. L’eredità prestigiosa che Franco lascia è anche questa ed è dovere di tutti portarla avanti. Grazie Franco“.
Il ricordo dell’ex Consigliere Giulio Marabini. “La notizia dell’improvvisa morte di Franco Rusticali ci coglie di sorpresa e ci lascia scossi: Rusticali fu sindaco in una fase molto feconda per le amministrazioni locali, nella quale si unirono la solidità istituzionale che l’elezione diretta del sindaco ed il premio di maggioranza in consiglio garantivano al Municipio, una rilevante disponibilità di spesa per investimenti, ed incommensurabilmente superiore a quella di oggi, una relativa reciproca autonomia tra istituzioni e partiti (lascito del recente ciclone di Tangentopoli) che – entrambi – godevano ancora di ampio credito politico e di una capacità di dialogo coi cittadini, una fase di stabilità economica e di riforme (molte di esse volte a valorizzare le autonomie locali) inaugurate dai governi di centro sinistra che si succedettero dal 1996 al 2001.
A ciò si aggiunse il di più che veniva dall’inedita alleanza di governo tra centro e sinistra e dalla grande capacità di Franco di creare rapporto con i cittadini, dalla sua lunga esperienza in Consiglio Comunale e dall’ampiezza della sua visione di Città.
Seppe realizzare molto (tante delle inaugurazioni forlivesi più recenti furono pensate ed avviate allora) ed innovare tanto: Memorabile la copertina di Famiglia Cristiana con la sua foto a braccia conserte in Piazza Saffi ad anticipare l’intervista in cui, orgoglioso, parlava dell’emissione a Forlì – primo comune in Italia – di Buoni Ordinari Comunali (i c.d. BOC) per finanziare gli investimenti dell’Amministrazione.
Ma non si trattava solo di un “fare” (oggi tanto di moda da divenire a sua volta una parola vuota) pur notevole: In ognuno dei 9 anni di mandato amministrativo Franco Rusticali non delegò mai una sola presentazione del bilancio annuale in ciascuna delle 5 circoscrizioni di decentramento, né mancò di visitare i quartieri cittadini, fosse solo per un saluto natalizio alla tombola, o per la festa estiva. Divenni consigliere comunale nel 1999 e non ricordo più di 1 o 2 occasioni nei 5 anni successivi in cui il gruppo consiliare DS si sia riunito senza di lui, né un consiglio in cui lui fosse assente.
Sapeva comunicare cose complesse con grande semplicità, la sua idea di città che poteva svilupparsi puntando su diverse eccellenze veniva immediatamente recepita da chi lo ascoltava.
Lo ricordo amante delle fiorentine alle Feste de l’Unità, e amatissimo dai volontari, sempre presente anche alle riunioni conviviali tra consiglieri e giunta. Lo ricordo cedere ad un pianto liberatorio e dirotto nel momento in cui venne assolto per l’accusa di abuso collegata all’area ex-Eridania. Lo ricordo esultante per l’apertura del nuovo ospedale di Vecchiazzano, proprio in coincidenza con la fine del proprio secondo mandato, senza che quella gioia fosse offuscata minimamente dalla prossima cessazione dal ruolo di primo cittadino.
È stato il sindaco della storia recente della nostra Città che più ha saputo creare una profonda sintonia con Forlì ed i forlivesi.
Questo ricordo è un rimpianto? Non credo, semmai è un omaggio ad un uomo che ha saputo incarnare al meglio la grande tradizione di cultura amministrativa della sinistra emiliana e romagnola, coniugandola con la lungimiranza che la politica dovrebbe sempre avere. Ciò che merita rimpianto o forse rimorso – da parte di alcuni – è stato l’isolamento personale e politico che venne riservato a Franco dopo gli scontri politici che posero fine al suo impegno in Seaf (non cercato da lui ma perseguito con spirito di servizio) ed in tutta la fase giudiziaria, conclusasi senza la minima ombra a suo carico, che seguì quel momento.
Noi lo salutiamo fieri di essergli stati vicini sempre, e consapevoli che il rilancio di Forlì passerà da un nuovo ciclo amministrativo che abbia lo slancio e la visione che Franco Rusticali seppe imprimere alla fase che si trovò a guidare“.