«Una settimana densa di emozioni e di iniziative, dopo un inizio segnato tragicamente dalla strage a sfondo omofobo che ha colpito la città di Orlando in Florida e di conseguenza tutti noi uniti nel sostegno alla comunità lgbtqi, abbiamo scaldato il cuore della città con un corteo illuminato che ha visto una partecipazione sentita e mossa dalla coesione associativa e sociale pronta a lottare contro le stigmatizzazioni che portano a queste forme di violenza. Purtroppo in totale assenza di un segno di cordoglio e di supporto da parte delle istituzioni.
Il resto della settimana ha visto la città impegnata nei preparativi di un evento atteso da tempo, con il quale abbiamo scelto di illuminare la città tramite il colore bianco che comprende in sé tutti i colori dello spettro luminoso come questa cena ha racchiuso nella convivialità le peculiarità insite in ognuno dei commensali unificandoli nell’auspicio di speranza e di fiducia in un prossimo purificato da pregiudizi e discriminazioni proprio grazie ai nobili sentimenti ispirati dal colore che ci ha dipinto la serata.
Per questo ringraziamo la collaborazione della sezione forlivese di Admo (Associazione Donatori di Midollo Osseo) che ha reso possibile questa serata, ringraziamo “Bucaneve” e le sue fioriste che con le loro creazioni hanno ornato ciascuna tavolata, ringraziamo Partesa per aver donato ai commensali una selezione di vini che ha contribuito a ravvivare lo spirito romagnolo della cena, ringraziamo le fotografe e i fotografi d’eccezione che hanno immortalato la magia dell’evento, ringraziamo gli esercizi commerciali di via delle Torri e gli esercenti che hanno aderito, ma soprattutto ringraziamo ognuno dei 950 partecipanti (foto di Valentina Di Lauro) che hanno scelto di rianimare insieme a noi via delle Torri contribuendo alla rivitalizzazione di una Forlì tutto fuorché sopita.
Augurandoci di poter continuare ad alimentare nella cittadinanza quello spirito di coesione, di rispetto e sostegno reciproco atto a costruire insieme una società migliore per tutte e tutti».
Associazione “Un secco no”