Riccardo Tesi si racconta all’Entroterre Folk Club

Riccardo Tesi

All’Entroterre Folk Club di via Ghinozzi a Forlimpopoli domenica 29 gennaio alle ore 17,00 torna la grande musica e tornano i grandi interpreti della musica italiana con “Riccardo Tesi. Una vita a bottoni” di Neri Pollastri.
La carriera di uno dei musicisti più autorevoli della scena world europea, tra i pionieri della riscoperta dell’organetto in Italia a seguire: tradizione Contemporanea – Duo Tesi-Geri in concerto. Ingresso: intero 8 €, ridotto 6 € (tesserati SMP, Arci, Gruppo Danza, Emporio Del Sale).

In un’impostazione dialogica cara al suo agire intellettuale, Neri Pollastri racconta la carriera di Riccardo Tesi, compositore di fama internazionale e strumentista dallo stile inconfondibile, tra i pionieri della riscoperta dell’organetto diatonico in Italia, strumento popolare del quale ha rivoluzionato il linguaggio e ampliato il vocabolario al di là della tradizione.

Con la vivacità di una conversazione orale alternata a una brillante analisi critica della discografia di Tesi, di pagina in pagina prende così corpo la vivace rappresentazione di un percorso artistico che, dalla formazione negli ambienti della nativa Pistoia fino agli esordi con Caterina Bueno a metà degli anni Settanta, si apre progressivamente sulla scena musicale nazionale e internazionale, riconsiderata alla luce delle collaborazioni di un artista curioso e versatile con i nomi più prestigiosi dell’ambito world (Elena Ledda, Daniele Sepe, Patrick Vaillant, John Kirkpatrick, Justin Valì, Marc Perrone, Kepa Junkera), del jazz (Gabriele Mirabassi, Gianluigi Trovesi, Maria Pia De Vito, Pietro Leveratto), del rock (Piero Pelù, PGR, Skiantos) e della grande canzone d’autore, da Fabrizio De André a Ivano Fossati, da Cristina Donà a Gian Maria Testa.

Collaborazioni che cadenzano il percorso artistico e umano di Tesi e sono indicative della sua vocazione a una proposta artistica di frontiera, dove generi e registri espressivi diversi possano dialogare tra loro, e a un lavoro di squadra che trova una consacrazione con la fondazione, nel 1992, di Banditaliana e con il varo di altri progetti collettivi, tra tutti Samurai, quintetto all stars dell’organetto europeo, che sembrano anche indicare il carattere ‘glocale’ di una proposta musicale nella quale la ricchezza della provincia italiana si dilata fino al massimo delle sue potenzialità espressive per assumere una valenza che travalica i confini nazionali.

Uno dei pregi più rilevanti del libro è quello di individuare la genesi e il progressivo affinamento di questi aspetti e peculiarità dell’agire musicale di Tesi, ricercando anche in incisioni ormai lontane l’affermazione di una vocazione orientata fin dagli inizi alla ricerca di uno stile proprio ed originale, senza mai piegarsi alle parole d’ordine del momento. Estremamente indicativo al riguardo il suo primo disco, Il ballo della lepre, peraltro il primo in Italia interamente dedicato all’organetto, in cui la ripresa, accorta e rispettosa, delle musiche da ballo dell’appennino bolognese si apre a sonorità del tutto inusuali nell’ambito popolare, con continui intrecci tra organetto, sax soprano, chitarra e tamburelli.

Il racconto di Neri, impossibile a riassumersi in poche battute, si apre con i ricordi di un bambino che in casa, per via della militanza politica del padre, si ritrova ad ascoltare “mille volte” un disco del Nuovo Canzoniere Italiano, Bella ciao, ignorando che, cinquant’anni dopo, ne avrebbe dato una sua personale versione, in un nuovo progetto collettivo condiviso con alcune delle migliori voci della canzone italiana (Ginevra Di Marco, Elena Ledda e Lucilla Galeazzi), un cantautore particolarmente versato nel canto sociale, come Alessio Lega, e altri eccellenti strumentisti come Andrea Salvadori e Gigi Biolcati.
Con gli spartiti di Fulmine e Pomodhoro, un ampio corredo fotografico, la discografia completa, i contributi di musicisti, critici musicali e promotori culturali che hanno incrociato il cammino artistico di Riccardo Tesi, da Francesco Giannattasio a Gianluigi Trovesi, dalla Banda Osiris a Ezio Guaitamacchi, e, nel CD allegato al volume, una scelta antologica del suo vasto repertorio.

La musica di Riccardo Tesi è libera e piena di racconti (Ivano Fossati).
Un poeta, un musicante, un sognatore, un viaggiatore (Mauro Ermanno Giovanardi).
L’organetto di Riccardo riesce a parlare dell’oggi, ma con la potenza di un suono atavico (Gabriele Mirabassi).
Cultura alta o cultura bassa? Io me lo vedo il Tesi che ci pensa un attimo, scuote la testa e risponde: sòna, vai! (Stefano Bollani).
E’ prerogativa dei grandi musicisti possedere una personalità tanto marcata, che i loro suoni e fraseggi ne costituiscono la firma Marc Perrone.
Filosofo, critico musicale, attore e regista teatrale, Neri Pollastri si occupa di jazz e musiche “senza etichette”, delle quali scrive per alcune riviste. Il dialogo è al centro anche della sua professione di filosofo “fuori dalle accademie”.
Tradizione Contemporanea – Duo Tesi-Geri.

Riccardo Tesi e Maurizio Geri iniziano entrambi, in tempi diversi, la loro carriera di musicisti nei gruppi di Caterina Bueno, cantante ed epica ricercatrice della musica popolare toscana. Ambedue pistoiesi, incrociano ben presto le loro strade, dando vita assieme a Banditaliana, uno dei gruppi guida della world music italiana, che nei diciotto anni della sua esistenza ha suonato in ogni parte del mondo.

Pur accumulando autonomamente esperienze nei più diversi ambiti – Tesi ha suonato con musicisti popolari e jazzisti, con cantanti d’autore e chitarristi fingerstyle, Geri ha approfondito la tecnica del canto popolare e quella chitarristica, frequentando la musica swing-manouche – i due inanellano progetti originali comuni, come Acqua Foco e Vento (2003), interamente dedicato alla musica tradizionale toscana, e Sopra i tetti di Firenze (2010), pluripremiato omaggio alla loro Maestra Caterina.

A fronte di tutto questo, era fatale che Tesi e Geri capitalizzano la loro formidabile intesa musicale e umana esibendosi in duo, la formazione nella quale meglio possono perseguire quello che ormai da anni è il loro condiviso obiettivo artistico: far sbocciare i fiori di una moderna musica popolare partendo da quei semi della tradizione che hanno raccolto assieme a Caterina Bueno.

Per far questo, Tesi porta in dote quanto ha saputo trarre in oltre trent’anni di carriera dalla sperimentazione sul suo organetto malinconico e sognante, Geri si affianca con un chitarrismo lucido e poliedrico, ma anche con una voce vibrante ed espressiva. Assieme, spaziando dalla musica tradizionale al jazz, passando per i ritmi gitani e la canzone d’autore, attingendo alle più belle perle di un repertorio vastissimo che hanno portato per il mondo in vent’anni di attività artistica, Tesi e Geri offrono una musica che guarda avanti, ben memore di ciò che, alle sue spalle, le ha permesso di esistere: una musica che è Tradizione Contemporanea.

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