Un omaggio alla tradizione gastronomica romagnola con l’ampia galleria di creazioni della sfoglina forlivese Maria Senzani, pluripremiata campionessa con sei mattarelli d’oro all’attivo più altri d’argento, che ha fatto una dimostrazione della preparazione della pasta fresca e delle tagliatelle fatte in casa. Da quelle “classiche”, realizzate secondo la vera ricetta romagnola, alle varianti originali, frutto della creatività, come le tagliatelle al cacao, a pois con i semi di papavero, al peperoncino, ai petali di fiori, tricolore e al nero di seppia. Al Rondo Point, durante la IX edizione della “Festa insieme”, dialogando con l’attore dialettale “Tugnaz” e Alessandro Rondoni, la regina della sfoglia ha presentato pure un altro classico della tradizione contadina romagnola, i “curzul”, raccontando l’origine della parola, che tradotta significa “lacci da scarpe”.
La preparazione della sfoglia all’aperto, all’ombra di Saffi proprio nel cuore della città, ha reso ancora più suggestiva la dimostrazione e molti cittadini si sono fermati al Rondo Point per carpire da Maria Senzani i segreti della buona tagliatella. «Un chilo di farina doppio zero, molte uova con un bel tuorlo rosso e tanto “olio di gomito”», ha spiegato al pubblico curioso la signora Maria.
«Tirare la pasta a mano – ha aggiunto – non è come con la macchinetta e un numero maggiore di uova serve a rendere la sfoglia morbida e più facile da stendere». Quella della pasta fatta con il mattarello è una grande tradizione della cucina di Romagna e «bisogna tramandarla alle nuove generazioni», ha continuato la sfoglina, che oggi insegna quest’arte alla nipote Letizia, dodici anni, e già abile a tirare la sfoglia. Mentre impasta le sue creazioni e svela alcuni segreti delle ricette non manca di ricordare alle ragazze che «gli uomini si prendono per la gola, specialmente qui in Romagna».