Trattoria del Cervo

Il + e il Menu

Trattoria del Cervo
Indirizzo: S. Agata in Montalto – Premilcuore (FC)
Recapiti tel.  0543/956941.
Giorno di chiusura: lunedì.
Orario di esercizio: pranzo e cena. Chiusura per ferie: febbraio.
Si può prenotare e accetta tutte le carte di credito.
Il locale non è climatizzato e ha sale all’aperto.
Come arrivare/itinerario consigliato: se arrivi da Forlì, avrai preso la statale per Premilcuore, allora devi fare caso all’indicazione che troverai molto prima di Premilcuore, devi voltare a sinistra con indicazione per la Trattoria. A questo punto avrai alcuni km di strada asfaltata in salita che ti porterà alla Fattoria.

La Trattoria del Cervo a Montalto di Premilcuore è un bel posto che ho frequentato: è stato un mio segnalatore ad insistere sulla trattoria montana. Una sera in 7, tra cui 3 nostri esperti segnalatori, ci rechiamo a cena. In pianura è un caldo opprimente e non immaginavamo il fresco che avremmo trovato quassù. Dopo cena serve un gilet!
Da Forlì prendi la statale per Predappio quindi prosegui per Premilcuore che dovrai superare di alcuni chilometri; trovato il cartello a sinistra indicante la Factory, svolta ed inizia la salita, avrai 5 km di strada di buona montagna con panorami mozzafiato tra verde e campi coltivati.

Trattoria Del Cervo sopra Premilcuore, da ben 43 anni. La fotografia che ricevo è quella di una stupenda fattoria che ha creato al piano terra un bel ristorante; professionalmente sono abituato (anche prevenuto) sugli Agriturismo che fan da mangiare ma qui è un’altra cosa: siamo davanti a veri professionisti della cucina!
Locale enorme e ben strutturato, se sarai stanco avrai una dependance per dormire.
I genitori sono quelli che han dato il via al locale tanti anni fa: in origine c’era un piccolo negozio di generi alimentari; si è iniziato per caso cucinando per i matrimoni, la fama, per la buona pasta e gli arrosti.

Bella la sala-camino, probabilmente una ex-stalla, da farmi ricordare Zanni a Verucchio, quindi con la sorella ed il fratello Luigi, che scopro essere un bravo “sfoglino”, avremo modo di parlare di sfoglia. Tutta la famiglia si attiva sul locale, un omino appena arrivato con un enorme trattore poco dopo arriva cambiato e pronto ad aiutare.
Alla Trattoria del Cervo trovi la cucina romagnola e ci tengono a sottolinearlo, avevo gettato lì la parola “Toscana” per vedere le reazioni; specialità sono le Tagliatelle ed i primi piatti, ma anche la carne non scherza. Il menù non è scritto, è solo vocale! Nella ‘sala sfoglia’, vedo Maria Antonietta intenta alla chiusura di tortelli molto piccoli, stupendi.

A tavola, il “solito” antipasto di affettati formaggi e piadina fritta ci mette tutti sull’attenti: la bontà c’è tutta, campeggiano formaggi buonissimi che il mio segnalatore racconta con enfasi. Ma è la piadina fritta a lasciarci di stucco: buonissima leggerissima, rara e digeribile.
Arrivano i primi piatti e c’è una sorpresa. La Tagliatella è sottile, stretta, liscia e poco ruvida. Il mio disappunto è immediato e i tre segnalatori a cena discutono; persino un tavolo di clienti locali asserisce che a Premilcuore le tagliatelle “van così: sottili/lisce”! Mi viene in mente mio padre di Civitella di Romagna che le mangia lisce e sottili! Insomma è così che gira il piatto e la campionessa/sfoglina Maria Senzani avrebbe da dire in materia, ma sono ottime, quindi il ragù è superiore ma il ragù bianco di porcini è da estasi. L’altro primo è un tortello di erbette al ragù, buonissimo pure quello. Proseguiamo con bistecche e fiorentine, la carne è un po’ dura e nervosa, ci spiegano che sono loro bestie. I funghi porcini fritti sono nuovamente oggetto di complimenti, superbi, fritti a dovere e in buon olio, non sono affatto unti. Verdure romagnole a contorno e sembrerebbero parlarci tanto sono fresche. I dolci sono una Zuppa Inglese da voto 9 e altri golosi assaggi. Il conto è davvero onesto, parco. Una volta usciti non ci resta che fare due passi con un panorama davvero stupendo.

Dimensione del locale: ex-Fattoria adattata a Trattoria: rustico, bella, accogliente, legno ovunque, calda.
Arredamento, tavola; servizi igienici: tavole in legno massello con tovaglia in tessuto.
La Cucina/note sulla stessa: Cucina con varie dislocazioni, esempio la sala-sfoglia è separata ed è vietato l’accesso, ma io l’ho vista, bella! Luigi e sua sorella con classe fanno la sfoglia; in un’altra saletta abbiamo un camino stupendo che mi ha ricordato Zanni.

Target del locale $$$: medio.

Descrizione Menù.
– Antipasti: Piadina Fritta (voto 10 e lode) con affettati di loro produzione e non (voto 8 sugli affettati); Formaggi misti (voto 9).
– Primi piatti: Tagliatelle rigorosamente fatte a mano, sebbene un po’ liscioline e sottili (diatriba coi puristi della tagliatella grossa & spessa! Voto 8); Ragù bianco di Porcini (voto: 10 e lode); Tortelli alle Erbe (voto 9); Il loro ragù di carne (voto 8,5).
– Secondi piatti: (qui siamo sul confine toscano, quindi è normale andare per bistecca/fiorentina. Abbiamo provato tutto, la Fiorentina era nervosa e un po’ duretta ed era dovuto al tipo di bestiame di loro produzione). Salsiccia (voto 8); Misto carne alla brace (voto 8 – 10); Ottimo e ricercato l’umido di Cervo e Cinghiale;
– Contorni: insalata, verdure di stagione, verdure al forno; Funghi Porcini fritti, da primato (voto 10 e lode); Verdure dell’orto genuine in gratè (voto 8,5);
– dolci: Zuppa Inglese della Nonna (voto 9+); Altri dolci caserecci.

La Cantina: Carta dei Vini e dell’Acqua. Vino della Casa (in fiasco un po’ datato) è un Nespoli: ‘beverino’, buono (voto 8); Piccola scelta di etichette; L’acqua servita è della… Fonte! (buona) in alternativa un buona Boario da 0,75.
– Olio, aceto,spezie: ok.
– Nel “Cestino”: Piadina Fritta in olio di oliva (voto 10 e lode + citazione); Pane montanaro (voto 8).

Piatti consigliati: Piadina Fritta con formaggi e salumi locali; Primi piatti; Cervo; Dolci.
Chimere gastronomiche: Piadina Fritta; Porcini;

Verdetto finale: Location (l’esterno) 10 e lode. Ambiente (il Locale) 9. Servizio 9. Globale sul Menù 8-10. Il voto del conto 10.

-PL: Pranzo Lavoro a Pranzo? Si.
“Sulla Porta”: il locale vanta queste “Placche”, di queste Guide:
– 4live.it
– “Via Emilia Ristoranti” www.viaemiliaristoranti.it
– Recensione by Libro Ristoranti By Repubblica
– Guida Delicatessen.

– Cosa c’è da vedere in zona: Premilcuore, il paese, il fiume sottostante; tutta la montagna e l’Appennino. A pochi km San Godenzo la Chiesa Romanica; il Valico del Muraglione. Firenze a 45 minuti.
In definitiva: da non perdere: munirsi di scarpe adatte (pedule) per la scampagnata.

Gigi Arpinati

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