Elisa Babini e Sara Valgimigli, in arte Iza e Sara, sono due ragazze con la passione per la musica: due voci e due cantanti agli antipodi ma entrambe con idee chiare e obiettivi precisi che le portano ad essere grandi amiche ed avere affetto e stima reciproca che le rendono sempre l’una al pari dell’altra.
Anche gli stili che le attraggono sono completamente diversi: Iza è attratta dai brani italiani cantautorali e dalla sonorità jazz-swing; Sara invece preferisce il British Pop di Ellie Goulding, l’indie folk e il pop-soul.
Il loro primo album uscirà ad aprile: si intitola “Rebis” (armonia degli opposti) ed è composto da 8 tracce che hanno come filo conduttore nuovi inizi e ripartenze. Per l’occasione suoneranno live il 13 aprile al Piccadilly di Faenza, prima però “Iza & Sara quartet” si esibirà il 22 febbraio a partire dalle ore 22,00 a “La Birreria” di Faenza, e per l’occasione raccoglierà fondi per realizzare un tour nei luoghi abbandonati: le ragazze si possono aiutare al sito https://www.musicraiser.com/projects/9761 scegliendo una ricompensa preparata da loro. Se entro il 25 marzo non raggiungono l’obiettivo di 2000 euro, ai partecipanti verrà restituito il contributo, altrimenti faranno parte del progetto di Elisa e Sara ricevendo le ricompense chieste e contribuendo alla realizzazione di un piccolo grande sogno.
I brani sono tutti scritti da loro, con arrangiamenti vocali curati da Gabriele Bertozzi e arrangiamenti strumentali curati da Luca Di Chiara, Raffaele Montanari, Francesco Fagioli e Tommaso Sassatelli. Ma perché seguirle? Sono proprio così brave?
Beh, diciamo che hanno partecipato al programma televisivo “Tu si que Vales” su Canale 5 a “Hey Joe” in Piazza Maggiore a Bologna, fatto la “Sfilata sul Pentagramma” al Pistoia Blues e l’apertura del MEI 2015 al museo della ceramiche di Faenza. È nel 2016, però, che hanno avuto la vera svolta: il contratto con l’etichetta discografica indipendente PMS Studio.
Dopo aver saputo tutte queste cose, mi è sorta spontanea una domanda per loro: se per loro la musica può cambiare davvero la vita di qualcuno? «Se ci si crede e si è disposti a donarsi a questa professione, riuscirà a cambiarti la vita in modi che non ci si aspetta. Fare ogni giorno quello che si ama, in tutte le sue sfaccettature, dai live all’insegnamento, dalle prove all’organizzazione di eventi musicali, dalla composizione alle registrazioni. È faticoso, non è mai facile, ma ci rende felici. Il potere della musica è di farti sentire meno la fatica. E anche per chi non la vive come un lavoro, crediamo che possa comunque raddrizzare una giornata storta o dare spessore a un momento importante».
Sara Sartoni