Il Resto del “Baghino”

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Era notizia di 3 giorni fa quella inerente la presenza di un grosso maiale vietnamita nei pressi dell’ospedale Bufalini di Cesena. Il Resto del Carlino già nel pomeriggio fu in grado di pubblicare sul web le immagini raccolte da alcuni residenti corredate da poche battute per descrivere un fatto così importante. Giornalisticamente certamente idoneo alla sua pubblicazione in quanto assolve pienamente le tre regole auree che garantiscono legittimamente l’esercizio del diritto di cronaca: verità dei fatti, continenza formale nel raccontarli, interesse pubblico. Ma la rilevanza della notizia meritava di essere completata a dovere. Il giorno seguente infatti uscì inevitabilmente anche sui quotidiani cartacei locali e nuovamente sul web, “la ripresa” di quel fatto singolare per il quale però, le redazioni sguinzagliarono i loro migliori cronisti d’assalto.

Ecco che quindi ieri, esce un interessante approfondimento sul cartaceo della stampa locale nelle pagine di Cesena, dato che il giorno prima la notizia aveva scosso l’intera città e fatto sorgere alla comunità cesenate interrogativi esistenziali. La stampa scelse quindi di dedicare un apertura di pagina che forniva ai lettori i dettagli del tentativo di cattura da parte della Polizia Municipale e dell’associazione “Amici Animale Onlus” ma senza esito perché purtroppo l’animale fece perdere le proprie tracce fuggendo tra la boscaglia. Erano anni che non appariva un inchiesta giornalistica così meticolosa, mi chiedo come facciano gli editori a sostenere i costi di un approfondimento investigativo di tale portata giornalistica, chiedendo ai lettori poco più di un euro per l’acquisto di quelle che di fatto sono, pietre miliari del giornalismo investigativo. Come succede con gli inserti, ieri sarebbe stato più giusto pagare i quotidiani almeno 4 euro, vista la mole di lavoro dedicata ad una notizia che, è opportuno ammetterlo, ha lasciato molti cesenati ansiosi di conoscerne gli sviluppi.

Il maiale vietnamita a zonzo nei pressi dell’ospedale Bufalini di Cesena, la fuga dal padrone e i dettagli della cattura, non erano però notizie sufficienti a soddisfare un lettore esigente e a colmare la sua sete di conoscenza. Perciò stamattina, il Corriere Romagna dedica un’altra apertura di pagina in cui si precisa dove sia stato portato il maiale annunciando pure la possibilità di un contest tra i bambini per trovargli un nome. Si puntualizza poi nell’inchiesta cartacea da 5000 battute, quanto fosse stato necessario l’intervento degli “specialisti” dell’Asl e del pericolo che la presenza dell’animale nei pressi dell’ospedale causasse alla pista d’atterraggio degli elicotteri del 118. Fino ad oggi infatti l’intera città di Cesena era rimasta con il fiato sospeso al punto che furono allertate anche le Teste di cuoio. Solo stamattina la comunità cesenate ha quindi ritrovato la serenità leggendo l’epilogo, forse finale, di una notizia che ha interessato migliaia di cittadini e centinaia di suini presenti sul territorio che facevano ovviamente un tifo sfacciatamente partigiano per il “collega in fuga”, alimentando soprattutto il dibattito nei bar e nelle porcilaie. Alla SNAI la fuga del “porco vietnamita” due giorni fa era data 8 a 1. File davanti all’edicole in attesa di poter finanziare con l’acquisto del giornale, quelli che di fatto sono veri e propri “cani da guardia” della democrazia. Dedicare solamente una foto notizia e poche battute per un fatto così rilevante, sarebbe stato un segno evidente di giornalismo omissivo informazioni importantissime per la comunità romagnola. Confidiamo che a scadenze regolari, la stampa locale, continui a mantenerci informati, magari con un intervista “personale”, su chi legittimamente cercava solo un po’ di libertà… di stampa.

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