Sicuramente, il mio recente articolo “Per la sinistra a Predappio un sindaco abile coi piedi” ha punto alcuni lettori predappiesi nel vivo della loro fede politica di sinistra, rivelatasi, però, un po’ mancina ovvero scorretta, sleale nella replica alle mie parole, affidata alla penna di Mario Proli.
Entro nel dettaglio e cito testualmente “Non può passare che l’idea di un candidato che usa i piedi. Per Gianni Flamigni? Franco sei proprio fuori strada!”, affermazioni che controbatto evidenziando come io nel mio articolo non abbia addebitato al candidato sindaco di “Generazioni in Comune” un uso generalizzato ed esclusivo dei piedi al posto del cervello, ma solo una riconosciuta abilità pedestre, legata al suo apprezzato trascorso calcistico, quindi una qualità pregevole del suo passato, l’unica che, al momento, sappiamo potergli, anzi dovergli riconoscere: quella politico-amministrativa, sinora, non è stata altrettanto nota e significativa, speriamo di apprezzarla nella imminente campagna elettorale e, se eletto, nel corso del successivo mandato. Auguri, magari attento al fuorigioco!
Fra l’altro, scrivendo di “un sindaco abile coi piedi” ho riconosciuto al candidato una piena abilità motoria, intesa come sintesi di esperienza, capacità e furbizia, il che non guasta, visto l’auspicio che una buona testa sia sempre piantata su buone gambe. L’intento denigratorio è proverbialmente riposto nell’espressione “usare i piedi al posto della testa”, invece non è insito nel richiamo ad un’abilità specifica, ancora di più se riferita ad un passato sportivo, circoscritto nel tempo. Le parole e le espressioni vanno usate a proposito: la parola “uso” non esiste nel mio articolo, tantomeno il mio termine “abilità” ne è un sinonimo.
Evidentemente, l’emotività dell’appartenenza politica ha fatto leggere, vedere quel che non c’era e, patatrac, fischi per fiaschi, succede! Sono, però, schietto ad ammettere di aver fatto volutamente ricorso ad un tocco ironico, certamente pungente, anche a doppio senso, nell’espressione “abile coi piedi”: c’erano i presupposti calcistici e l’attualità della corsa a sindaco, l’occasione era troppo ghiotta! Non esiste, invece, in tutto l’articolo alcun sberleffo ovvero espressione manifesta di beffa, scherno o disprezzo: il mio è stato soltanto un pizzico di ironia e l’ironia, si sa, ha sempre un intento critico, come il sale brucia dove c’è qualche piaga gemente. Bisogna comprenderla, colpisce i nostri limiti, difetti, le nostre debolezze.
Ma senza la sua tagliente, provocatoria ironia chi mai sarebbe stato Mario Melloni, meglio noto come Fortebraccio, grande corsivista de l’Unità? Amo scrivere, penso di avere il diritto ad esprimere le mie opinioni, collaboro con passione a 4live.it e quello che scrivo viene sempre vagliato perchè sia nel rispetto della legge. Non sono fiancheggiatore di alcuna parte politica in corsa a Predappio o altrove, da tempo mi colloco fuori dalle correnti categorie di destra e sinistra perchè liberale democratico pragmatista, non intendo partecipare ad alcuna competizione elettorale o mercato di assessorati.
Il mio concetto d’integrità ha sempre escluso ed esclude ogni forma di prostituzione, intellettuale e politica. Concludo rilevando come il mio discusso articolo abbia anche portato allo scoperto, per fortuna in numero esiguo, alcuni mediocri personaggetti di paese, tanto per dirla alla De Luca, che a destra come a sinistra, frustrati e falliti, magari con un tocco da “astroartista”, hanno messo in discussione la mia dignità personale: chi ripetutamente assale la dignità altrui è dimostrato che inconsapevolmente non ne possiede assolutamente una propria. Al prossimo articolo!