Toh, ma guarda un po’ chi si rivede! Alla fine il nome è saltato fuori, suscitando la sorpresa del ritorno di chi si pensava consegnato al passato: Roberto Canali, imprenditore 54enne, è il candidato sindaco del centrodestra alle prossime amministrative con la lista civica “Uniti per Predappio”.
Come già il centrosinistra con la candidatura di Gianni Flamigni, assessore allo sport in scadenza, anche l’opposizione ha preferito puntare su un candidato già collaudato, quindi affidabile e credibile, che assicurasse una trascorsa esperienza di amministratore locale, soprattutto ricucisse le diverse frazioni politiche del centrodestra predappiese.
Tra i due candidati corre, però, una differenza sostanziale: Flamigni è in continuità col recente, discusso trascorso della giunta Frassineti, dal quale dovrà dimostrare di sapersi affrancare, appellandosi al vigore dei suoi residui scatti di ex calciatore; Canali, invece, torna dopo una lunga pausa dalla vita politica, contando, comunque, l’esperienza di 14 anni in consiglio comunale ed un’apprezzabile corsa a sindaco nel 2004.
Flamigni è stato ed è un’auto sportiva senza sprint, che, ormai, batte in testa ed è ingolfata dalle marce basse del protagonismo frassinetiano, quindi un usato che potrebbe rivelarsi una “sola”; Canali, al contrario, è un buon “usato sicuro”, revisionato e pienamente marciante, che sa di poter tirare lungo sino a destinazione.
La candidatura di Roberto Canali, pur in continuità con un personale passato politico, propone, fra l’altro, l’interessante novità del ruolo di vicesindaco, affidata al giovane Luca Lambruschi, persona cristallina di apprezzato impegno sociale, politicamente promettente, anche se, al momento, forse un po’ acerba: novità questa che rappresenterebbe il graduale distacco dal vecchio establishment politico verso la formazione di una nuova classe politica della futura Predappio.
Spero, poi, che, sin dall’inizio della sua campagna elettorale, Canali sfidi i bizantinismi e le ipocrisie della vecchia politica predappiese, abbinando programma e candidati agli eventuali incarichi di giunta, ma soprattutto scelga una via d’incontro con l’elettorato, diversa da quella incomprensibile del centrosinistra di Gianni Flamigni.
Quest’ultimo ha ancora la faccia tosta di parlare di ascolto, si ostina nella pretesa di raccogliere gli ultimi affannati respiri di una Predappio sfiduciata, ignorando che a questo punto si è giunti solo ed esclusivamente per la mala amministrazione di sinistra che ci apprestiamo a salutare con tanta speranza per il futuro.
Canali, invece, deve dimostrare la tempra politica del candidato sindaco, consapevole di proporsi perché volenteroso e capace di intendere, interpretare i bisogni dei predappiesi, traducendoli in proposte concrete, fattibili, anche stabilendo le priorità ovvero cosa, prima e più urgentemente, debba farsi nell’interesse di Predappio: la giunta Frassineti non ha mai avuto la responsabilità delle priorità, voleva fare tutto ed ha concluso poco, ha navigato a vista e spesso al rimorchio di decisioni altrui, rimbambendo tutti e tutto solo col tormentone della ex Casa del Fascio!
Con Canali il centrodestra deve andare al confronto critico con i predappiesi sulle proprie proposte: troppo comodo dire “prima ascoltiamo, poi proporremo”, come pensa il centrosinistra, la dignità politica impone la scelta, al tempo stesso umile e coraggiosa, di dire “ vorremmo fare così, giudicate e consigliateci”.
Sappia, infine, Canali distinguere tra la pula ed il grano nella composizione della sua lista elettorale, sottraendosi alla pressione di aspirazioni personali infondate e velleitarie.
Sarà uno scontro all’ultimo voto, forse anche incerto, però questa volta, incrociando le dita, Roberto Canali e i suoi potrebbero davvero farcela!