Uno dei matrimoni più celebrati e riusciti nella storia della cinematografia mondiale è senz’altro quello tra Cinema e gioco. Il tavolo verde ha sempre suscitato un discreto fascino nel mondo dei cineasti e alcune delle pellicole più famose della storia del grande schermo hanno per soggetto proprio alcuni dei giochi più popolari nelle sale da gioco.
Una delle pellicole più famose è senza dubbio Casinò del 1995. Diretto da Martin Scorsese, il film è basato su Casino: love and horror in Las Vegas, romanzo di Nicholas Pileggi che racconta la storia di Sam Rothstein, detto Asso (interpretato nel film da Robert De Niro), genio del calcolo e delle scommesse che si ritrova a gestire il Tangiers, un casinò di proprietà di una potente famiglia mafiosa. Nel cast insieme a De Niro figurano anche Sharon Stone, Joe Pesci e James Woods. Un film drammatico sull’oscuro mondo dei gangster che rende l’idea della “corsa all’oro” di Las Vegas nel momento di massima espansione della città del peccato.
Sempre sul mondo dei casinò è incentrata anche la pluripremiata commedia d’azione Ocean’s Eleven di Steven Sodenberg del 2001, primo capitolo della trilogia campione d’incassi diretta dallo stesso regista che comprende anche i sequel Ocean’s Twelve (del 2004) e Ocean’s Thirteen (del 2007). Nel film d’esordio della saga, remake di Colpo Grosso del 1960 diretto da Lewis Mileston con Dean Martin, Frank Sinatra e Sammy Davis Jr., tra piani rocamboleschi e frizzanti colpi di scena una banda capeggiata da George Clooney (alias Danny Ocean) si ritrova impegnata a svaligiare i 3 più importanti casinò di Las Vegas (il Mirage, l’MGM e il Bellagio). Anche in questo caso il cast brilla di stelle arcinote di Hollywood come Brad Pitt, Bernie Mac e Matt Damon.
Proprio Damon, qualche anno prima di entrare nel cast dei vari Ocean, era stato a sua volta protagonista di un altro celebre film del genere incentrato invece proprio sul poker, Il giocatore – Rounders di John Dahl del 1998. La pellicola è un autentico cult per gli appassionati del celebre gioco di carte e sa raccontare come poche altre opere i vizi, i clichés, le zone d’ombra, il dietro le quinte e le virtù di questa disciplina. La trama è abbastanza semplice, lo studente Mike McDermott (interpretato da Demon) riesce a finanziarsi gli studi grazie alla sua destrezza sul tavolo da gioco e un giorno si ritrova a sfidare lo strozzino Teddy KGB e perde oltre 30.000 dollari. Dopo la disfatta McDermott decide di ritirarsi dalle scene per trovarsi un lavoro “normale” da fattorino. Il corso degli eventi lo porterà forzatamente di nuovo sul tavolo verde e sulle battute finali della pellicola affronterà nuovamente in un heads-up al cardiopalma la sua nemesi Teddy KGB.
Anche il cinema italiano ha dedicato ampio spazio al poker. Per quanto riguarda il genere comico resta indimenticabile l’interpretazione di Adriano Celentano nel film Asso di Castellano e Pipolo del 1981 dove il “molleggiato” interpreta un incallito e abilissimo giocatore di carte. Questa gradevole commedia è arricchita dalla presenza della bellissima Edwige Fenech nei panni della moglie di Celentano (Asso).
Anche Regalo di Natale del 1986 di Pupi Avati è incentrato sul poker ma in questo caso le vicende raccontate hanno risvolti drammatici. Un gruppo di amici, Franco Mattioli (Diego Abbatantuono), Ugo Bondi (Gianni Cavina), Gabriele Bagnoli (Alessandro Haber) e Stefano Bertoni (George Eastman) si ritrovano la vigilia di Natale per giocare a poker e su consiglio di Ugo invitano al tavolo un quinto misterioso giocatore, l’avvocato Santelia (Carlo Delle Piane). Mentre la partita prende il suo corso, in un susseguirsi d’intrecci e flashback, i profili dei giocatori e le storie personali dei presenti vengono man mano svelate. La sfida si chiude con un pesante debito di gioco e un giocatore gabbato che si vendicherà nel sequel La Rivincita di Natale, uscito nel 2004 con gli stessi attori ancora magistralmente diretti da Avati.
Anche il baccarat, che contende oggi al poker la palma d’oro delle varianti di carte più in voga tra gli amanti del tavolo verde (basti pensare al proliferare di sale di baccarat live online) è stato al centro di alcune scene cinematografiche memorabili. L’icona del grande schermo maggiormente legata a questo antico gioco è senz’altro James Bond. In Thunderball – Operazione Tuono del 1965 di Terence Young, l’agente segreto si ritrova nell’immaginario Casino Le Cercle di Londra, impegnato in un’avvincente partita a chemin-de-fer (versione francese quasi gemella del baccarat) con la prima storica Bond girl Sylvia Trench. In un frangente indimenticabile di questa scena, dopo esserci acceso una bionda, l’agente segreto pronuncia la frase forse più celebre associata alla saga di 007: “Il mio nome è Bond, James Bond”. Del resto come insegnano anche i romanzi di Ian Fleming James Bond è sempre stato un grande appassionato di baccarat e lo si è visto spesso alle prese con il medesimo gioco in diversi film tra cui Golden Eye, Dr. No, On Her Majesty’s Secret Service e Never Say Never Again.
Rayn Man – L’uomo della Pioggia di Barry Levinson del 1988, pluripremiata pellicola capace di aggiudicarsi ben quattro premi Oscar, ha invece tra le sue scene principali un’incredibile sessione di blackjack. Charlie Babbitt (Tom Cruise) è un venditore d’auto che, alla morte del padre, scopre di essere stato totalmente privato dell’eredità andata interamente al fratello maggiore affetto da autismo Raymond (Dustin Hoffmann). Sentitosi defraudato Charlie decide di rapire il fratello chiedendo al gestore della clinica di cura di Raymond metà del patrimonio familiare in cambio della riconsegna del paziente. Nel corso della fuga, nel quale Charlie impara a conoscere e ad amare il fratello, i due si ritroveranno seduti in un casinò di Las Vegas. Qui Raymond darà prova delle sue incredibili capacità mnemoniche contando le carte e sbancando il tavolo verde di blackjack, appianando così con le vincite i debiti del fratello Charlie.