L’uomo che volle farsi Re

Capital Trump

Scriveva Tom Paine nel 1776, alla vigilia della dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti: “Ma, mi dicono alcuni, dov’è il re in America? Come nei governi assoluti il re è la legge, in America la legge è re“. Ieri, a fatica, il pensiero dei padri fondatori è stato ancora una volta rispettato. Ma gli States non avevano ancora conosciuto un “uomo che volesse farsi re“, disprezzando la legge.

Cose da storia greca e romana. E, non a caso, la tragedia/farsa (ancora non lo sappiamo di preciso) si è consumata in un luogo chiamato Capitol, Campidoglio. Un nome, un destino. La storia americana è segnata dall’eccezionalismo, cioè dall’originalità dell’esperienza democratica federalista. E, nello stesso tempo, da un debito con la vecchia, vecchissima Europa. I Kennedy come i Gracchi; e ora il capo tribù celtico Brenno in Campidoglio.

Roberto Balzani

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