Un saluto al grande Dino Campana

resti di Dino Campana

Dino Campana è tra gli scrittori più potenti e intensi del Novecento, sia per gli scritti, sia per le vicende della sua vita irrequieta e vertiginosa. Dell’età contemporanea ha interpretato le inquietudini e le angosce, i miraggi e le estasi, le debolezze umane, le umiliazioni e la cocciutaggine di andar contro. Grande Dino Campana! I Canti Orfici sono un viaggio onirico che si apre all’interno di ogni lettore, e un cammino fisico dalla Romagna al Sudamerica, dai crinali dell’Appennino che svettano fin sulla cima del Falterona a ogni luogo del mondo dove si può cercare, anzi chiamare, “chimera”.

Vicino a Firenze, nello straordinario complesso della Abbazia cistercense di Badia a Settimo riposano i resti, dopo che le leggi manicomiali sui corpi dei defunti non rivendicati dalla famiglia e, poi, i danni provocati dalla seconda guerra mondiale, li hanno costretti a spostarsi. Come se l’elettroshock sperimentato in manicomio non avesse finito la sua energia. La chiesa era momentaneamente chiusa ma una signora speciale, per cortesia ed empatia, ha permesso una visita veloce per un saluto di ossequio e gratitudine.

Mario Proli

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