Riparte il progetto “Scuole a Palazzo”

Basket

Scuole a Palazzo” ritorna. E lo fa grazie al prezioso supporto di Conad, “Top Partner” della Pallacanestro Forlì 2.015. Il progetto, che la società ha portato avanti con continuità negli scorsi anni, ricomincia dopo un periodo nel quale si è dovuto fermare a causa della pandemia, e mantiene la sua struttura abituale: è prevista una visita dei rappresentanti biancorossi nelle scuole della città e, contestualmente, l’invito per i bambini e i giovani forlivesi di assistere alle gare casalinghe all’Unieuro Arena. Insomma, si riparte, e questa mattina i dettagli sono stati illustrati in una conferenza stampa che ha visto la partecipazione anche di coach Dell’Agnello e dei giocatori Giachetti, Natali, Bruttini, Benvenuti e Carroll JR.

A prendere la parola ed introdurre il progetto, è stato il GM dellla Pallacanestro 2.015, Renato Pasquali: “Pensiamo che lo sport debba essere parte integrante dell’attività scolastica, ed è per questo che abbiamo costruito questa iniziativa insieme a Conad e con il sostegno del Comune di Forlì: il progetto coinvolgerà tutte le scuole di Forlì, dalle elementari alle superiori e, con i nostri rappresentanti vogliamo entrare nelle scuole della città, nelle quali i giocatori racconteranno la loro storia e i sacrifici compiuti per diventare ciò che sono oggi. Il progetto ha però un altro punto cardine, ed è quello del “tifo positivo”, cioè di come, al palazzetto, sia importante supportare i propri beniamini e non denigrare gli avversari: riteniamo sia fondamentale trasmettere una cultura di questo tipo alle generazioni future, e ci impegneremo per fare passare questo messaggio”.

La Pallacanestro 2.015 ringrazia di cuore Conad, Top Partner biancorosso e partner del progetto “Scuole A Palazzo”. Nella conferenza stampa di questa mattina, Conad era rappresentata da Marco Monari, responsabile delle relazioni esterne: “Come Conad siamo da tanti partner della società, e siamo contenti della collaborazione che viene portata avanti. Storicamente, e ancora di più dopo la pandemia, abbiamo adottato la politica aziendale di sostenere prevalentemente l’attività giovanile, perché questi due anni hanno privato i giovani e gli adolescenti dei momenti di aggregazione, creando quindi un problema generazionale che non si può sottovalutare. Pensiamo che la nostra mission, racchiusa nel motto “Persone oltre le cose”, abbia una grande connessione con questo progetto, al quale abbiamo aderito con grande entusiasmo. Siamo fiduciosi che il nostro contributo possa coinvolgere il maggior numero di giovani, tifosi, genitori e, ovviamente, anche insegnanti, che saranno fondamentali nel divulgare il messaggio che gli atleti porteranno nelle scuole”.

Presente anche Paola Casara, assessore con delega ai servizi educativi, scuola e formazione, e politiche giovanili del Comune di Forlì: “Questo progetto, che prende spunto da quanto fatto negli anni passati, oggi è ancora più significativo: la scelta coraggiosa della Società di riproporlo, nonostante le difficoltà legate al periodo storico che stiamo attraversando, è significativo perché dimostra grande attenzione ai giovani della città. Esperienze come questa, avvicinano allo sport tanti bambini e ragazzi, e permette loro di avere dei modelli positivi da seguire: i giocatori, con la loro testimonianza diretta, possono essere un riferimento importante per le generazioni future e la loro presenza nelle scuole sarà un valore aggiunto, oltre al campo. Sono molto contenta perché ho percepito tanto entusiasmo da parte delle dirigenti scolastiche quando ho annunciato che il progetto sarebbe ripartito: è un ottimo punto di partenza per quello che succederà nei prossimi mesi”.

È intervenuto anche Riccardo Pinza, socio della Fondazione Pallacanestro 2.015 e Presidente dell’attività giovanile: “Definirei questo progetto un “inno alla bellezza”: bellezza legata all’attività sportiva a livello giovanile, e bellezza del nostro palazzetto, che penso sia oggettiva. Scuole a Palazzo unisce la nostra casa e il nostro futuro: i ragazzi, oggi, rischiano di essere condizionati da quello che li circonda tra social, ed esempi non sempre positivi; con questo progetto, invece, si confronteranno direttamente con persone che hanno esperienze da raccontare e potranno ascoltare i racconti del percorso fatto dai giocatori per diventare ciò che sono, tra sacrifici ed ostacoli. Ci tengo poi a ringraziare Conad, che ci sostiene per il settore giovanile e ha contribuito a farci fare un salto di qualità, come mai si era visto a Forlì: di questo sono orgoglioso e sono grato per la vicinanza che ci dimostra”.

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