Luci cimiteriali: tre giorni per pagare, ma 120 tombe son state rimosse nel 2021

cimitero Santa Sofia

Le famiglie del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole stanno ricevendo in questi giorni il primo bollettino del 2022 riguardante le luci votive dell’area cimiteriale. La prima perplessità segnalata da molti cittadini riguarda la tempistica del pagamento, come spiega il Consigliere Alessandro Ferrini che si fa portavoce dei malumori: “La politica locale dovrebbe facilitare la burocrazia ai cittadini, frastornati ormai da decine di scadenze e balzelli. Già il termine dei tre giorni per saldare, sotto minaccia di sanzioni contrattuali, mi pare esagerata in un momento carico di spese impreviste e serie preoccupazioni”.

Ma non è solo questo. Infatti il primo avviso di pagamento dell’anno 2022 sta arrivando anche a circa 120 famiglie che non sono più responsabili di altrettante sepolture rimosse nel 2021 dal settore rivolto verso via del Lavoro. A questo proposito commenta l’esponente di minoranza: “Anche su un argomento così delicato non c’è stata l’attenzione politica per prevenire circostanze abbastanza irritanti. Il problema è nato perché il contratto comunale prevede che dopo le esumazioni, periodicamente programmate, debba essere il cittadino stesso a comunicare alla ditta che gestisce questo servizio la cessazione degli addebiti riconducibili alle luci votive. Diversamente la bollettazione procede imperterrita. Logicamente le famiglie coinvolte nelle esumazioni del 2021 non sono state informate della procedura e ora si trovano inaspettatamente a dover spendere per un servizio del quale non hanno usufruito”.

Conclude Ferrini: “Spero che la sindaca o qualcuno in Giunta intervenga per risolvere l’equivoco e annullare in qualche modo le bollette non dovute, senza lasciare i cittadini, magari anziani, in balia dell’ennesimo cavillo burocratico. Non sarebbe infatti giusto pagare per un servizio non ricevuto. Negli ultimi mesi di mandato continuerò a seguire la vicenda, sperando che l’amministrazione uscente, che non ha fatto un’adeguata informazione a tempo debito, provveda almeno ora ad attivarsi nell’interesse dei contribuenti”.

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