Oggi, intera giornata in un archivio su carte di Giulio Andreotti: pubblico solo due documenti di minore valore, ma sempre significativi, in uno dei quali si accenna ai processi di Palermo e Perugia nella piena convinzione andreottiana del trionfo della verità e della propria innocenza. Le ore sono volate, il lavoro su questi documenti, interessante e pieno di sorprese, rivela tanto dell’uomo, del politico, dello statista.
Splendido navigare la storia attraverso l’oggettività dei documenti. Di una carta ho celato il destinatario, sarà noto a lavoro finito. Ho trovato documenti su De Gasperi, sul presidente Einaudi, su altri protagonisti della DC, fino a giudizi, anche critici, sul passaggio dalla lira all’euro, ma c’è ancora tanto materiale da ordinare.
Ringrazio chi mi ha aperto le porte di questo tesoro archivistico per la sua valorizzazione.
Mi basta già solo questo: essere un semplice manovale che in piccolo contribuisce alla costruzione della conoscenza storica.