«Pur osservando con sdegno le deturpazioni con i quali i soliti vandali feriscono le storiche mura del chiostro di San Mercuriale la mia attenzione si è soffermata su un cavo della corrente elettrica, evidentemente e pericolosamente divelto e caduto a penzoloni davanti alla targa che ricorda le gesta di Don Pippo salvatore del campanile di San Mercuriale e del chiostro dalla furia dei soldati tedeschi in fuga, che deve osservare impotente gli atti di vandalismo che continuano a perpetrarsi» segnala il vice coordinatore del quartiere Resistenza Raffaele Acri.
«L’altra riflessione riguarda l’escalation dei vandali che appare una sfida ai controlli, poiché prima hanno imbrattato proprio sotto la targhetta che informa del controllo delle telecamere, poi hanno divelto la targhetta stessa, senza dimenticare di sporcare tutte le mura; il prossimo passo sarà quello di rubare una telecamera. Comprendo che il chiostro debba essere sempre accessibile, ma onestamente adotterei un sistema per chiudere l’accesso nelle ore serali e notturne oppure anche il restauro che si spera possa essere adottato presto, sarà un inutile sforzo ed investimento» conclude Acri.