Soppressione automedica. Valbonesi: «Non è corretto strumentalizzare temi così importanti»

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Proseguono i commenti politici sulla soppressione dell’automedica Mike 42 di Meldola. Il sindaco di Santa Sofia e Segretario della Federazione PD Forlivese Daniele Valbonesi fa il suo punto della situazione. «In questi giorni di inizio 2023 siamo tutti molto preoccupati per le notizie che riceviamo sulla situazione della sanità territoriale e dell’eliminazione dell’automedica che fino al 31 dicembre 2022 era operativa a Meldola. Ci sono polemiche, strumentalizzazioni, prese di posizione, raccolte di firme da parte di forze politiche. A me interessa la realtà dei fatti e capire lo stato di un servizio fondamentale per i cittadini. Bisogna fare alcune premesse. La sanità pubblica è in un momento difficile ma in questo territorio e in questa regione funziona e si regge su ottime strutture e su un personale di grande valore. Il covid è stato uno tsunami, ha logorato i dipendenti e messo in difficoltà i bilanci. Mancano oggi risorse umane ed economiche. Ne è responsabile lo Stato. Prima per una programmazione sbagliata sui numeri del personale e poi per le poche risorse stanziate a fronte dei costi sostenuti per il covid e per una finanziaria che vede risorse insufficienti».

«Le responsabilità vanno al governo Meloni e, a scanso di polemiche politiche, al governo Draghi. In questa situazione l’Ausl ha preso alcune decisioni. Tra queste la riduzione delle automediche sul territorio di sua competenza. Tra i servizi annullati c’è l’automedica di Meldola che serviva il territorio forlivese. Come sindaci abbiamo preso posizione per una scelta che penalizza un servizio nel nostro territorio e abbiamo difeso le ragioni che il Sindaco di Meldola, Roberto Cavallucci, ha posto con decisione. Continueremo a farlo in tutte le sedi e con tutte le nostre forze. Da questo punto di vista abbiamo individuato la Provincia, grazie alla disponibilità del Presidente Enzo Lattuca, come luogo in cui condividere il tema» continua Valbonesi.

«Non va dimenticato che a questo si aggiungono le difficoltà sui medici di famiglia, sulle carenze di personale medico al Nefetti di Santa Sofia, sullo stato critico del pronto soccorso del Morgagni-Pierantoni di Forlì, per citare le situazioni più sensibili. Vedremo se nei prossimi giorni avremo risposte e chiarimenti. In tutto questo alcune forze politiche stanno raccogliendo firme. Tutto legittimo, vorrei vedere. Ma quello che non è corretto è giocare sulla pelle della gente e strumentalizzare temi così importanti. Dare la responsabilità alla regione Emilia-Romagna non è corretto. Bisogna motivare e spiegare quello che sta accadendo e proporre soluzioni. Le competenze su risorse umane e finanziarie sono del Governo in questo caso. Se le petizioni sono strumenti di propaganda non servono a risolvere i problemi. Per questo propongo a Fratelli d’Italia di modificare la petizione inserendo la richiesta al governo Meloni di aumentare le risorse per la sanità e sbloccare l’assunzione di personale semplificando le procedure. Se questo accadesse sarei pronto a firmare una petizione che coinvolga tutti e ad essere d’aiuto per la raccolta delle firme» conclude Daniele Valbonesi.

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