«Hera ha appena approvato i risultati al 31 dicembre 2022, con dati che fanno una certa impressione visto il delicato momento: i ricavi, cioè il denaro derivante dalla vendita dei servizi, hanno superato i 20 miliardi di euro, quasi raddoppiati rispetto all’anno precedente (+90,3%). Certamente il costo delle materie prime, e del gas in particolare, ha inciso, ma nonostante questo il margine operativo lordo è aumentato del 6,2%, e l’utile netto è stato di 372,3 milioni di euro, 2,8 in più rispetto all’anno precedente. Cosa ha permesso questi risultati?» si domandano Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi di Europa Verde.
«Ce lo dice Hera stessa: il settore energia e quello ambiente (rifiuti), cioè quelli delle nostre bollette. Invece che ridurre i costi per gli utenti, la scelta della multiutility è quella di aumentare nuovamente i dividendi, con 12,5 centesimi di euro per azione (+4,2%). Riteniamo questa scelta profondamente ingiusta e totalmente inappropriata vista la situazione attuale, che vede chiudere attività economiche, strangolate dai costi energetici, e sempre più famiglie tirare la cinghia per riuscire a riscaldare i propri appartamenti. Per questo motivo ribadiamo di nuovo, con forza, la nostra proposta di tassare gli extraprofitti per restituire queste somme alle persone» concludono Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi.