Fiaschetteria di Santa Sofia

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Fiaschetteria
Via San Martino, 61/B a Santa Sofia (FC).
Tel. 0543/970007 – cell 3395377055.
Si può prenotare? Si.
Locale è climatizzato. Ha sale all’aperto: un simpatico dehor in stile Far West che circonda il locale, tavolini all’aperto per aperitivi o pranzetti.
Come arrivare, itinerario consigliato: portarsi a Santa Sofia, la statale che porta in Campigna.

Santa Sofia, fulgidi ricordi che devo citare: Renato Barzanti, conosciuto nel 1980, scomparso pochi anni fa, fu il mio primo segnalatore ed istruttore sulla moderna ristorazione; le gite dal Maestro Paolini dell’Osteria La Broca con piatti che han fatto la storia; Santa Sofia, Palestra Olimpionica, esposizione dell’indimenticato Mattia Moreni. 

La trattoria Fiaschetteria che oggi vi segnaliamo la troverete fuori Santa Sofia, verso la statale per la Campigna. Un tempo Fischio, e già questo fu un artista; oggi leggi Fiaschetteria, gergo toscano delle Osterie, dato che, nei secoli passati, Santa Sofia era divisa e metà quindi sottostante al Granducato di Toscana, ed ecco emergere l’influenza toscana, mica poco; bellissima la gente di queste parti, romagnoli ma con un piede confinante coi ‘Toschi’, anche sul piatto, a tavola, si sente questa verve.

Da dieci anni Alessandro e sua moglie Cecilia, gestiscono il localino Fiaschetteria che vorrai visitare: cucina romagnola, divagazioni toscane, altro; arredamento semplice, ricercato, vintage: da citare l’intimo tavolino a due posti ricavato dentro una vecchia cabina telefonica Sip, bellissima! D’estate, da giugno a settembre, in città, sull’argine del fiume, viene allestita la “Fiaschetteria d’Estate”, un Food Truck dove si propongono merende, spuntini, piadine e gelati, tutto sul fresco letto del fiume: gettonatissima.

Santa Sofia, una cittadina con alle spalle una seria montagna, come tante sull’Appennino, ma questa è una meraviglia della natura; vanta attività estive come i Buskers; i Falò a maggio, la antica Via Romea Germanica di San Francesco di Assisi, ed altro ancora. D’inverno la cittadina diventa la porta con la Foresta di Campigna, se ti avventuri in auto, porta adeguate gomme o catene, dalla città che citiamo alla vetta, la strada cambia panorama, temperature calano dieci gradi, manto stradale spesso innevato o ghiacciato, panorama svizzero, da fotografia.

I piatti che ho personalmente assaggiato, nel tempo e su diverse gite, han determinato la voglia-scribant, questa recensiva; cito di getto: le ottime tagliatelle; i gnocchetti ricotta barbabietola radicchio e guanciale con scaglie di formaggio d’alpeggio (voto 9); i passatelli; la Tartare di bovina romagnola, ciccia cruda, mia scuola piemontese avendo vissuto ad Asti, tanto di cappello (voto 9+); Le polpette di bollito fritte; il baccalà fritto; in tempo di funghi e tartufi troverai proposte da non perdere, segnalo gli Strozzapreti coi porcini (top); le insalate grigliate con frutta secca e capperi; le non banali patate fritte alle erbe aromatiche; lo scroccadenti alla farina di castagne; le Castagne ubriacate al brandy; i Cantucci toscani col Vin Santo; la Zuppa Inglese; il Mascarpone. Menù vegetariano, senza glutine, vegano a richiesta.

Carni di alta qualità della azienda agricola Martini di Galeata (recensita alla Festa Artusiana, Ndr). Pane, grissini e piada fritta, fatte in casa, sulla lastra, senza strutto.
Giorno di chiusura: Meglio dirti quando è aperto: venerdi sera, quindi solo cena; sabato e domenica, pranzo e cena. D’estate si veda il loro Food Truck sul letto del fiume in città.

Dimensione del locale: media metratura con dehors antistante.
Servizi igienici e Cucina: bagno, ok, pulito. Cucina parzialmente a vista, ben attrezzata, cuoco ed aiutante.

Target del locale $$$: Medio-basso secondo il mangiare e comunque qui mangi anche con poco, prezzi onesti.

Descrizione Menù:

– Antipasti. Crostini, ottimi. Battilarda di salumi con padina alla lastra (Lastra: tipica pietra in terracotta per scaldare, evitare l’acciaio per questi puristi è d’obbligo).
– primi piatti: vedi sopra.
– secondi piatti: vedi sopra.
– contorni: Verdure al forno “sabbiate (cioè con pangrattato e forma), voto 7,5. Radicchio e Bruciatini; Patate al forno; Bietola saltata in padella.

Nel Cestino: pane comune, ottimo; piada e grissini fatti in casa.
I dolci: vedi sopra.

La carta dei Vini; e dell’acqua. Acqua in caraffa, non mi piace, scusate. Vino della Casa, un noto Sangiovese di quasi 13°, sono contrario al “Vino sfuso” ma questo è buono, quindi assegniamo voto alto. Piccola scelta di etichette, inclusi gli immancabili vini toscani.
Olio sale aceto: ottima scelta.
Caffè; infiammabili: standard.

Piatti consigliati: Piada affettati e formaggi.

Fa Pranzo Lavoro? No. Locale del Cuore? Si per l’atmosfera che c’è ma attenzione pochi posti e limitazioni sulla apertura, direi sempre pieno sul weekend.

Verdetto finale. La Location esterna: 9. Il locale 8. Servizio 8. Voto globale sul menù: 8,5. Il conto: 9,5.

“Sulla Porta”. Il locale vanta le Placche delle seguenti Guide:
– 4live.it
– www.viaemiliaristoranti.it

Puoi anche provare:
A Pianetto di Galeata, La Campanara, santuario della buona cucina (mia recensione).
A Biserno, zona Ridracoli, La Vera Romagna, cucina romagnola (recensita).
Per un pic nic: i Crescioni (premiati ad Expo, Milano) del Bel Posto, Corniolo, sulla Statale.
In montagna, verso la vetta della Campigna, Rifugio Hotel Ristorante La Burraia, da Paolo, coreografico in pieno inverno (recensito).
Sotto, Lo Scoiattolo, dei F.lli Tassinari, noti maestri di sci, anch’esso recensito.
In definitiva: ottimo, gioviale, allegro e da compagnia.

Gigi Arpinati

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