La foto a corredo di questo articolo dimostra come taluno o taluni, direttamente e, forse, anche indirettamente coinvolti a Galeata nelle imminenti elezioni amministrative per il nuovo sindaco, stiano avvelenando la campagna elettorale con malevolenza: mi fermo a questa parola, reprimendo a stento il mio sdegno per tanta vigliaccheria che vorrei solo avere tra le mani.
Nello spazio elettorale, riservato ad una lista senza simbolo, stamani è apparso questo lurido manifesto “fai da te” contro una persona dabbene, estranea alla contesa elettorale, ancora di più fuori dall’addebito calunnioso di certe ignobili accuse. Difficile al momento individuarne con certezza l’autore o gli autori. Comunque, chi ha la titolarità legittima di uno spazio elettorale ne ha pure la doverosa cura e tutela, quindi dovrebbe provvedere per primo alla denuncia di simili atti che offendono la civiltà politica, ma, prima ancora, sociale e umana di Galeata.
Spero che l’autorità giudiziaria di polizia, fatti i dovuti accertamenti e rilievi fotografici, abbia provveduto o provveda, pure in accordo con altre autorità coinvolte, a togliere o coprire tale nefandezza. Inevitabile, intanto, già affidata ad un legale, l’espletamento di opportune azioni a difesa della persona, insensatamente e vigliaccamente presa di mira dall’autore o autori, animati da tanta e tale sporcizia umana e morale. Il Signor Prefetto intervenga per il suo alto ruolo di rappresentante del governo, quindi a salvaguardia del corretto svolgimento della campagna elettorale. Quanto accaduto è segno tangibile dell’inciviltà con la quale si cerca di ostacolare il confronto elettorale, inciviltà che conferma una concezione divisiva, mediocre e lurida della politica, concepita solo per deprecabili finalità personali.
Franco D’Emilio