Bollino verde per Forlì in tema di lavoro. Secondo i risultati diffusi dalla Fondazione Aidp (Associazione Italiana per la Direzione del Personale) in un report elaborato con la collaborazione scientifica di Isfort, Forlì risulta tra le Migliori Città del Lavoro 2023, collocandosi tra le prime 40 città d’Italia ritenute più virtuose per qualità dell’impiego. L’indagine suddivide i capoluoghi in tre macro-raggruppamenti, identificati con tre colori diversi – verde, giallo e rosso – a seconda del risultato finale e della qualità del lavoro sui territori.
Grazie al punteggio di 54,9, Forlì rientra in fascia alta e conquista lo scettro di migliore città del lavoro in Romagna, facendo meglio di Ravenna, anch’essa in fascia alta con un punteggio minore (54,7), di Cesena (54,4) e Rimini (51,1) in fascia media. Per l’assessore Paola Casara (nella foto), con delega alle attività produttive, si tratta di un “riconoscimento importantissimo, perché il lavoro è parte integrante della vita delle nostre famiglie, fonte di reddito e punto di equilibrio sociale in momenti di grande cambiamento come quello che stiamo attraversando“.
Analizzando nel dettaglio alcuni indicatori, Forlì risulta particolarmente performante nella disponibilità di posti negli asili nido, nei servizi alla cittadinanza e nell’offerta culturale per il tempo libero. “Questa ricerca dimostra ancora una volta come il nostro sia un territorio fortemente attrattivo in ambito occupazionale, con aziende e servizi di qualità, che mettono al centro il benessere dei cittadini e le loro esigenze. È evidente – aggiunge l’assessore Casara – che laddove si vive bene, si lavora meglio. Ecco perché questa classifica deve fungere da stimolo. Non dobbiamo e non possiamo accontentarci dei risultati ottenuti; l’obiettivo di un’amministrazione responsabile come la nostra deve essere quello di continuare a migliorarsi, anche nei confronti delle imprese e dei loro imprenditori, affinché il nostro territorio continui nel percorso di dinamismo e attrattività di ampliamenti produttivi e nuovi insediamenti“.