L’8 settembre di mio padre

Strano 8 settembre, quello di mio padre, tenente medico ricoverato per i postumi di un principio di congelamento in Russia, poi rimasto in forza all’Ospedale X Legio a Rimini. Dopo il discorso sibillino di Badoglio, comincia il fuggi fuggi. I soldati che possono muoversi, non solo preparano in fretta lo zaino: forzano gli armadietti degli allettati e degli ingessati per derubarli. Mio padre estrae la sua Beretta cal. 9 e la punta contro i ladri italiani in grigioverde. Quelli desistono e se ne vanno. Si mandano al diavolo reciprocamente. Questo era il paese nel 1943. Oggi non è migliore.

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