Operaie Fest 3ª edizione

Operaie Fest si apre venerdì 6 ottobre alle 18,00 con la presentazione del programma e l’inaugurazione di una parte della mostra fotografica allestita in Piazzetta. Si tratta di “Whatever” della fotografa Chiara Fossati, che ha ritratto la scena rave degli anni ‘90 e 2000 in Italia.

La prima giornata, realizzata in collaborazione con Spazi Indecisi, è dedicata alla riappropriazione di spazi e suoni. Dalle 18,30, partendo dalla storia dei freeparty, si racconterà quella che è stata definita come “l’ultima vera controcultura”: la rave culture. Un talk in cui saranno protagonistǝ Pablito el Drito, dj, produttore e autore del libro “Senza chiedere permesso. Flyer e immaginari del rave” (2023, Agenzia X Edizioni) e Chiara Fossati, fotografa di Cesura, gruppo indipendente di fotografi con il quale ha pubblicato “Whatever” (2021, Cesura Publish).
Dopo il talk, alle 21,00, Chiara Fossati inaugurerà la mostra allestita negli spazi di ExAtr. Dalla Piazzetta delle Operaie a un altro spazio rigenerato e riattivato. Un percorso che guarda alla riappropriazione degli spazi con la lente della cultura.

Nei giorni seguenti, la mostra in ExAtr sarà visitabile su prenotazione (mandando una mail a: operaiefest@tiresiamedia.it) dalle 11,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 17,00. Alle 21,30 inizierà il dj set di Pablito El Drito in una location che verrà svelata a ridosso della serata. Inoltre, dalle 21,00 le persone interessate troveranno in Piazzetta delle Operaie le indicazioni per raggiungere la location.

La seconda giornata, sabato 7 ottobre, ruota intorno alla riappropriazione dei quartieri e agli immaginari cittadini che possono nascere proprio grazie all’essere parte di una comunità. Una comunità intesa in ogni sua forma: da quella condominiale, a quella cittadina, a quella globale.

I quartieri sono le unità fondamentali delle città, di conseguenza, ogni azione compiuta in esso ha una ricaduta sull’intera città. Dalla rigenerazione urbana, alle catastrofi ambientali, alla studentification. Ecco perché, attraverso gli stimoli che arriveranno dal Làbas di Bologna, dalle Brigate di Solidarietà Attiva, da Alessandro Bozzetti, docente universitario, e da Forlì Città Aperta, si parlerà delle politiche attive che servono e servirebbero per migliorare il modo di intendere gli spazi urbani ed evitare lo spopolamento di quartieri e città, anche in relazione a eventi catastrofici come l’alluvione che ha colpito la Romagna.
Non potevamo non dedicarci ai corpi e quindi alla loro riappropriazione. Questo sarà l’argomento della terza e ultima giornata.

Come viene percepito il corpo nello spazio? Qual è la sua proiezione? Come la città dialoga coi corpi femminili? Accompagnatə dal Collettivo Monnalisa, si parlerà di spazio pubblico e di pratiche quotidiane di riappropriazione di corpi e luoghi urbani. Pratiche quotidiane che risignificano e trasformano lo spazio che viviamo.

Ogni giorno, dalle 18,00, in Piazzetta delle Operaie sarà presente uno stand di Mazapegul, birrificio di Civitella di Romagna e un banchetto in cui sarà possibile acquistare i libri presentati durante i talk. Inoltre, in tutte le giornate di Operaie Fest, ci saranno delle proiezioni in Realtà Virtuale per immergersi in altri spazi, per provare a comprendere in quanti e quali modi possono essere percepiti, conosciuti, abitati. Le visioni sono organizzate in collaborazione con il Laboratorio Aperto di Forlì.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.

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