Alla scoperta dei luoghi di Forlì bombardati nel 1944

La stazione ferroviaria di Forlì bombardata

Secondo una stima fra bombardamenti, spezzonamenti e raid con mitragliatori furono 140 le azioni che colpirono Forlì nel 1944. L’area ad essere maggiormente interessata nella fase iniziale (mese di marzo) fu quella dell’aeroporto “Luigi Ridolfi”, a seguire vennero prese di mira soprattutto le vie di comunicazione e il potenziale produttivo. Il primo bombardamento devastante sulla città avvenne il 19 maggio 1944. Erano circa le 10 del mattino quando una pioggia di oltre trecento bombe, sganciate da una formazione di mezzi americani, martoriò la zona più densa di attività produttive, quella limitrofa alla stazione ferroviaria (nella foto).

Il bilancio risultò pesantissimo con oltre centoventi morti, centinaia di feriti e distruzioni di edifici e stabilimenti industriali. Il terrore della guerra irrompeva violentemente nelle case dei forlivesi, nelle strade, nelle piazze, nei luoghi di lavoro. Da quel giorno, i raid aerei alleati divennero sempre più frequenti e nel volgere di breve tempo gran parte della popolazione abbandonò le abitazioni del centro per i paesi e le campagne, congiungendosi in molti casi ad amici e parenti. Continuava in questo modo un fenomeno drammatico e di grandi proporzioni: l’odissea degli sfollati.

Altro terribile bombardamento alleato fu quello del 25 agosto 1944 che colpì piazza Saffi e le zone limitrofe, mentre quello del 10 dicembre venne operato da aerei tedeschi che sganciarono potentissimi ordigni sulla Chiesa di San Biagio, sui Palazzi Merenda e Albcini distruggendo i tre edifici e procurando molti danni a quelli vicini.
Per conoscere i luoghi investiti in quei terribili giorni il Comune di Forlì, la Provincia di Forlì-Cesena e l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra hanno organizzato due camminate, condotte da Gabriele Zelli, che si svolgeranno nel corso delle mattinate di sabato 11 e 18 novembre.

Per la prima il ritrovo è previsto alle ore 10,00 davanti alla Stazione Ferroviaria (piazzale Martiri d’Ungheria). Dopo aver illustrato gli avvenimenti che coinvolsero tutta l’area i partecipanti saranno condotti lungo il seguente itinerario: area ex Bartoletti, area ex Cantieri Benini, area ex Mangelli (ora I Portici), via Vespucci, via Ravegnana, porta San Pietro, viale Vittorio Veneto, piazzale Montegrappa.

Per il secondo appuntamento il punto di ritrovo, sempre alle ore 10,00, è previsto in piazza Saffi, davanti all’Abbazia di San Mercuriale, dove verrà ricordato il bombardamento alleato del 25 agosto 1944. La camminata proseguirà toccando via delle Torri, via Merenda, piazza Guido da Montefeltro, via Maldenti, piazzetta Don Garbin dove si trova la nuova Chiesa di San Biagio, perché quella storica con la cappella dedicata a Iacopo Feo, secondo marito di Caterina Sforza, dipinta da Marco Palmezzano su cartoni di Melozzo da Forlì, fu distrutta da una bomba ad alto potenziale sganciata da un aereo tedesco un mese dopo la liberazione della città.

Le camminate, della durata di circa due ore, sono adatte a tutti e non presentano particolari difficoltà. In caso di pioggia saranno rinviate a data da stabilire. Partecipazione libera. Non occorre prenotare.

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