“Un iter sburocratizzato, dove la perizia tecnica asseverata è centrale, con la scheda di rilevazione dei danni e la domanda di contributo, oltre agli altri modelli per casi specifici, già preparati dalla struttura commissariale: con l’ultima ordinanza del commissario Figliuolo viene definita anche la procedura per i ristori ai danni che i privati hanno subito dall’alluvione del maggio scorso. Ordinanza che recepisce le indicazioni ricevute dal territorio, in particolare dai comitati dei cittadini alluvionati della Romagna che hanno chiesto ed ottenuto un proficuo incontro con il Viceministro Galeazzo Bignami, che ringraziamo”. Lo dichiara Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia.
“La strategia del governo è stata da subito ben chiara: risposta immediata all’emergenza, messa in sicurezza del territorio con le somme urgenze, ricostruzione pubblica, e poi i ristori ai privati, con i rimborsi alle imprese e ai cittadini – prosegue il parlamentare di FdI –. Proprio imprese e cittadini ci chiedono prima di ogni risarcimento di poter vivere in sicurezza ed evitare nuovi episodi come quelli di maggio. Ma è da maggio che chiediamo alla Regione Emilia-Romagna interventi per la messa in sicurezza del territorio, interventi che non vengono eseguiti: sui fiumi vediamo ancora oggi ammassi di tronchi che possono costituire un grave rischio in caso di nuove piogge, come quelle che si sono verificate nei giorni scorsi. Manca tutta la parte della messa in sicurezza del territorio che spetta alla Regione e che deve essere attuata attraverso un cronoprogramma di interventi che, a distanza di 6 mesi dalla alluvione, ancora non è stato definito, nonostante il governo e il generale Figliuolo abbiano già stanziato le risorse e sburocratizzato le procedure – conclude Buonguerrieri -. Che cosa aspetta Bonaccini, che non manca di lamentare inesistenti ritardi del governo, a mettere in sicurezza le aste fluviali?”.