Metti una sera a cena con il sindaco Zattini

cene del sindaco

Serata impegnativa questa odierna di lunedì 11 dicembre per Gian Luca Zattini, sindaco di Forlì: dovrà correre tra due ristoranti, fare politicamente l’equilibrista tra destra e sinistra, compiacendo il centro moderato, e tutto questo per iniziare a inciuciare la trama di intese, alleanze, utili per restare al timone del comune sulla rotta di quella ineguagliabile stella polare che è la sua “Forlì che brilla”.

Ore 19.30 in via Firenze si parte con gli antipasti sino alle 20.30 della Cena di Natale, promossa da Italia Viva, ondivago partitucolo moderato di centro, abile a fare le nozze con i fichi secchi del suo scarso tre per cento di consenso; tra lo sfizio degli antipasti e la cena vera e propria, prevista con inizio alle 21.30, è in programma, come cavolo a merenda, un dibattito, udite udite, tra Gian Luca Zattini ed Enzo Lattuca, rispettivamente sindaci di Forlì e Cesena.

Un’ora quindi tra le 20.30 e le 21.30 a dibattere di cosa non si sa, nemmeno un’indicazione sul volantino pubblicitario. Già immagino il malumore dei commensali con i succhi gastrici attivati dai saporiti antipasti ed il riflesso pavloviano dell’acquolina in bocca, ma costretti per un’ora al supplizio di un intermezzo pippone. Non basta, alle 20.00 in un altro ristorante inizia la Cena di Natale dei sostenitori di Fratelli d’Italia di Forlì-Cesena, dove, come si legge nell’apposito volantino, è previsto che sempre il nostro Zattini porti il suo saluto, sicuramente non di circostanza, così tanto per fare.

Serata impegnativa per il nostro sindaco, quasi sul filo dell’ubiquità e di un’abilità trasformistica, pari a quella del famoso Leopoldo Fregoli: un po’ tra i meloniani duri e puri e, subito, voilà di corsa al confronto con il riottoso piddino Lattuca sotto la regia di Italia Viva di Forlì che resta a guardare, forse misurando e chiedendosi con chi convenga andare, allearsi per ricavare il maggior profitto possibile con il minimo sforzo, come abitualmente nello stile del suo basso profilo politico.

Povero sindaco Zattini, fa anche tanto freddo, insidioso per tanto fervore di corsa tra cene col rischio che si geli la digestione in atto. Però vale la pena, tra un piatto di tagliatelle ed uno di cappelletti possono, magari, barattarsi i fatali destini meloniani con quelli incerti, claudicanti piddini della Romagna forlivese. Importante è che goda chi si accontenta e, marpione, corre, stasera, da una cena all’altra: prosit a Zattini!

Franco D’Emilio

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