Confcommercio: “Stabilimento Amadori a Forlimpopoli proprio in vista delle elezioni”

Alberto Zattini Confcommercio

Nessuna marcia indietro del Comune di Forlimpopoli sul progetto di insediamento dello stabilimento logistico di Gesco (Gruppo Amadori) nella zona di San Leonardo. La struttura ha un’estensione di 65.000 metri quadrati, con una previsione di 80-100 posti di lavoro. La scelta dell’Amministrazione guidata dalla sindaca Milena Garavini non convince per niente Ascom-Confcommercio. Alberto Zattini, direttore dell’associazione dei commercianti, entra nel merito. “Uno stabilimento di queste dimensioni ci sembra vada nella direzione opposta di quello che contraddistingue Forlimpopoli, cioè della città che da diversi anni, grazie agli investimenti fatti, è diventata un punto di riferimento internazionale dell’enogastronomia romagnola. Un’operazione che, va detto, è andata a buon fine“.

Tra i fiori all’occhiello di Forlimpopoli Zattini ricorda il Brn Village di Marco e Gianluca Bernardi, “che, trovandosi vicino a dove dovrebbe nascere lo stabilimento, si è giustamente fatto sentire, perché i cattivi odori renderanno non più frequentabile il loro impianto“. E la stessa cosa accadrà “per l’area del Parco fluviale del ronco, un’oasi per amanti delle passeggiate e della natura“. Per Zattini “come succede troppo spesso a ridosso delle amministrative, dal cilindro escono le cose più stravaganti. Un complesso come quello di Gesco si presta ad essere realizzato lontano dai centri urbani, meglio se in aperta campagna. I nuovi posti di lavoro sono una ricca dotazione, ma certamente per i lavoratori spostarsi di qualche chilometro per recarsi in uno stabilimento in campagna non cambierebbe le cose in maniera significativa“.

«Non è che come abbiamo già visto spesso e volentieri prima di una tornata elettorale, iniziano a suonare le sirene degli oneri di urbanizzazione? E, allo stesso tempo, viene voglia di portare a casa un risultato di sbandierare prima che si aprano le urne?». Il direttore di Ascom fa poi un appello ai partiti, “anche stavolta silenti”. La giunta Drei, aggiunge «nell’ultima seduta del consiglio comunale del 2017, fece approvare la variante che di fatto spalancava le porte alle strutture che si sono realizzate in questi anni, Formi compreso. Il Comune di Bertinoro, quando Gabriele Fratto era contemporaneamente sindaco e presidente della Provincia portò in adozione, proprio nell’ultimo Consiglio comunale utile, la realizzazione di una struttura medio-grande nella zona di Panighina (anche con qualche perplessità del sindaco stesso che dovette assecondare l’ostinazione, su quel progetto, di qualche suo assessore)». Oggi la storia pare ripetersi a Forlimpopoli. “Oggi il sindaco cosa vuole fare? Siamo certi che per una città che si vuole caratterizzare come centro d’eccellenza della tradizione culinaria, un insediamento simile sia la strada giusta? Riteniamo che l’abbinamento degli odori del “pollo” con quelli della tagliatella alla romagnola sia quantomeno rivedibile“.

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