Giorni fa, Graziano Rinaldini, alle prossime elezioni amministrative candidato sindaco di Forlì per il centrosinistra, il cosiddetto “campo largo”, auspicava che la competizione con l’antagonista Gian Luca Zattini, attuale primo cittadino forlivese, espresso dal centrodestra, si svolgesse con rispetto reciproco e senza inganno, proprio come tra galantuomini. Purtroppo, solo un buon proposito, presto gettato alle ortiche da parole, considerazioni con le quali il candidato Rinaldini ha rivelato la sua natura sinistra di uomo e aspirante sindaco fazioso, sicuramente contraddittorio, difetto, quest’ultimo, niente affatto apprezzabile, soprattutto incompatibile con l’ambizione di voler rappresentare tutti i forlivesi.
Il nostro ex manager delle cooperative rosse, da me mordacemente definito “comunista col rolex”, in un intervento di ieri (leggi qui) su questa stessa testata ha, spudoratamente e con tanta malafede, commentato la terribile tragedia sul lavoro di Firenze, rivelandosi davvero inaffidabile per rappresentare la concordia di tutta la nostra Forlì.
Ricapitoliamo: partecipe del luttuoso avvenimento fiorentino nel quartiere di Novoli, il nostro comunista al sole col Rolex ha tirato in ballo più volte la società Esselunga, catena di grandi supermercati, appunto committente della costruzione dell’edificio prefabbricato, luogo del disastro e della scomparsa di alcuni lavoratori; poi, quasi sul filo del recente, infausto precedente, si è augurato che il sindaco forlivese uscente Zattini tenga alta l’attenzione, sia molto vigile sulla costruzione in corso del nuovo e primo Esselunga a Forlì; però, con tanta calcolata e doppiogiochista faziosità di parte ha evitato qualunque rimprovero o critica o anche minimo cenno a Dario Nardella, suo sodale “compagnuccio”, comunque sindaco di Firenze e, come tale, sempre, anche solo indirettamente, coinvolto negli avvenimenti tragici del suo territorio.
In conclusione, lo sleale Rinaldini ha gettato ombre su Esselunga prima ancora che la magistratura faccia luce sui diversi, per ora solo eventuali, livelli di responsabilità; ha insinuato maligno che si debba stare attenti, pur nella diversità dei ruoli, all’accoppiata forlivese Zattini-Esselunga; aggiungerei pure come, preso da tanta slealtà e faziosità, non abbia trascurato addirittura un proprio ruolo malaugurante da menagramo sia verso l’avversario Zattini sia, in particolar modo, verso tutti i forlivesi.
Davvero troppo questa serie di colpi bassi alla faccia dell’auspicato rapporto tra galantuomini! Rinaldini si è rivelato un candidato sindaco con tanto pelo sullo stomaco a volgere a proprio favore le disgrazie altrui: agli elettori l’ardua sentenza!
Franco D’Emilio