Aumentano le imprese giovanili attive in provincia di Forlì-Cesena e Rimini a fine dicembre 2023; leggera crescita anche a livello regionale, diversamente dal calo nazionale, secondo i dati Infocamere-Movimprese, elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna. Le imprese giovanili crescono maggiormente nei servizi alle imprese e alle persone, mentre calano nel commercio, nell’agricoltura e nel manifatturiero. Riguardo alla natura giuridica, prevalgono nettamente le imprese individuali, in crescita; in diminuzione, invece, sia le società di persone sia le società di capitale.
Le imprese giovanili: Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
Al 31 dicembre 2023 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 4.928 imprese giovanili attive, che costituiscono il 7,0% del totale delle imprese attive (7,6% in Emilia-Romagna e 8,8% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2022 si riscontra un calo delle imprese giovanili dello 0,8%, così come, con una variazione negativa maggiore, a livello nazionale (-3,0%) ma diversamente dall’aumento regionale (+0,5%). I principali settori economici risultano il commercio (26,2% delle imprese giovanili), le costruzioni (17,7%), l’alloggio e ristorazione (12,2%), le altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone, 6,8%), l’agricoltura (6,5%), l’industria manifatturiera (5,7%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (5,6%) e noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (5,0%). Rispetto al 31 dicembre 2022 si registra un aumento in tre di questi ma a pesare maggiormente sul risultato complessivo risulta essere la diminuzione avvenuta nel settore principale, ovvero nel commercio (-3,8%); variazione negativa, poi, anche nell’agricoltura (-3,9%). In termini di variazioni positive, invece, si riscontra un +1,8% nelle altre attività di servizi, +3,0% nelle attività professionali, scientifiche e tecniche e +4,7% nel settore noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese. In tale contesto si rileva una perfetta stabilità nel manifatturiero e, in sostanza, nelle costruzioni (-0,2%) e nell’alloggio e ristorazione (-0,2%).
Le imprese giovanili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono, rispettivamente, ai settori noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (10,8%), attività finanziarie e assicurative (10,4%), altre attività di servizi (10,3%), attività professionali, scientifiche e tecniche (9,8%), servizi di informazione e comunicazione (9,0%), commercio (8,2%), costruzioni (8,2%) e alloggio e ristorazione (8,2%). Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese giovanili sono imprese individuali (76,4% del totale), alle quali seguono, con una certa distanza, le società di capitale (15,5%) e le società di persone (7,4%). Nel confronto con l’anno precedente si evidenzia la stabilità, di fatto, delle imprese individuali (+0,1%), a cui si contrappone la flessione sia delle società di capitale (-1,8%) sia delle società di persone (-5,7%).
Le imprese giovanili: focus provinciale Forlì-Cesena
Al 31 dicembre 2023 in provincia di Forlì-Cesena si contano 2.444 imprese giovanili attive, che costituiscono il 6,9% del totale delle imprese attive (7,6% in Emilia-Romagna e 8,8% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2022 si riscontra un aumento delle imprese giovanili dell’1,1%, così come, con una variazione positiva minore, a livello regionale (+0,5%) e a differenza della diminuzione nazionale (-3,0%). I principali settori economici risultano il commercio (25,7% delle imprese giovanili), le costruzioni (17,7%), l’alloggio e ristorazione (10,5%), l’agricoltura (8,8%), le altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone, 6,9%), l’industria manifatturiera (5,7%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (5,5%) e noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (5,0%). Rispetto al 31 dicembre 2022 si registra un aumento nella maggior parte di questi: +3,8% nelle costruzioni, +5,7% nelle altre attività di servizi, +4,1% nell’alloggio e ristorazione, +0,7% nelle attività professionali, scientifiche e tecniche e +8,9% nel settore noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese. In calo, invece, il commercio, del 4,4%, l’agricoltura, del 2,7%, e il manifatturiero, del 2,1%.
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive sono, rispettivamente, noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (11,8%), attività professionali, scientifiche e tecniche (9,8%), attività finanziarie e assicurative (9,7%), alloggio e ristorazione (9,5%), altre attività di servizi (9,5%), servizi di informazione e comunicazione (9,5%), commercio (8,5%) e costruzioni (7,8%). Riguardo alla natura giuridica delle imprese giovanili, prevalgono nettamente le imprese individuali (79,1% del totale), seguite, a debita distanza, dalle società di capitale (13,7%) e società di persone (6,5%). In termini di variazione annua crescono le imprese individuali (+2,3%) mentre calano sia le società di capitale (-2,6%) sia le società di persone (-3,6%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come poco più della metà delle imprese giovanili provinciali (51,3%) si trovano nei Comuni di Forlì (28,4%) e Cesena (22,9%), ossia nei “Grandi centri urbani”; buona anche la presenza nei Comuni di Cesenatico (8,1%), Forlimpopoli (3,1%) e Bertinoro (2,3%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 13,5%), e di Savignano sul Rubicone (6,6%), San Mauro Pascoli (4,0%), Gatteo (3,4%), Gambettola (3,2%) e Longiano (1,7%) (”area del Basso Rubicone”, totale 18,9%). Ad essi vanno aggiunti i Comuni di Meldola (1,9%) e Civitella di Romagna (1,5%, Valle del Bidente), Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,6%, Valle del Montone), Bagno di Romagna (1,4%) e Mercato Saraceno (1,2%, Valle del Savio). In sintesi, il 56,3% delle imprese giovanili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 43,7% nel comprensorio di Forlì. Infine, i Comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive risultano essere, nell’ordine, Savignano sul Rubicone (10,2%), Portico e San Benedetto (10,1%), Rocca San Casciano (9,5%), San Mauro Pascoli (9,2%), Gatteo (9,2%), Gambettola (8,7%), Civitella di Romagna (8,6%), Tredozio (8,2%), Sogliano al Rubicone (8,1%), Borghi (8,1%) e Forlimpopoli (7,6%).