Nella giornata di ieri operazione congiunta della Squadra Mobile della Questura di Forlì e della Squadra Mobile di Ravenna contro il traffico di armi nel cesenate. All’esito di perquisizioni e sequestri è stato arrestato un cittadino italiano trovato in possesso di armi clandestine e camuffate. Durante un servizio di controllo su strada, l’uomo è stato fermato mentre era alla guida di un auto. Ai poliziotti ha riferito di essere un “collega” delle guardie zoofile ma di non avere il tesserino al seguito. Tale circostanza ha insospettito gli investigatori che, intuendo che l’uomo potesse nascondere qualcosa, lo hanno perquisito.
Subito è stata trovata una pistola “clandestina”, priva di segni distintivi e non catalogata. Nel portaoggetti dell’auto veniva rinvenuta una scatola in cartone di colore rosso con all’interno un oggetto che sembrava un portachiavi. I successivi approfondimenti hanno emergere, invece, che si trattava di una pistola clandestina a due colpi, di costruzione camuffata, paragonabile ad un’arma da “guerra”. A casa dell’uomo sono state trovate decine di armi tra pistole e fucili e munizioni, tutte sequestrate per accertamenti. Peraltro all’interno dell’abitazione sono state trovate anche numerose giacche e maglioni integri riportanti i segni distintivi della “Polizia Penitenziaria”.
Le operazioni sono proseguite anche in un altro immobile nella disponibilità dell’uomo che hanno consentito di rinvenire e sequestrare 44.440 euro in contanti, suddivise in mazzette di banconote di piccolo taglio. Al termine delle attività l’uomo, oltre ad essere stato arrestato per il possesso di armi da guerra e armi clandestine, è stato denunciato per ricettazione, detenzione abusiva di armi e per uso di segni distintivi falsi. In attesa del processo, è stato portato in carcere e rischia una condanna fino a 8 anni di reclusione.