A volte ritornano: messi alla porta, perché ormai indesiderati, rientrano con tanta faccia tosta dalla finestra oppure, come in questo caso, sbattuti fuori dall’uscio del proprio Comune dalla contrarietà umana ed elettorale dei propri concittadini, addirittura si ripresentano, quatti quatti, tomi tomi, come niente fosse o fosse stato altrove, magari in quel di Galeata.
Leggo dalla cronaca locale che il centrosinistra, mancando di candidati sul posto, potrebbe candidare alle prossime comunali a Rocca San Casciano, persino alla carica di sindaco, nientepocodimeno che la gentile signora Elisa Deo, già discussa prima cittadina di Galeata. Perbacco, una notizia esaltante da leccarsi i gomiti! Cari amici rocchigiani, al solo nome di tanta candidatura vi raccomando la pratica di un gesto scaramantico perché non dobbiate rischiosamente cadere dalla padella nella brace!
Che iattura sarebbe, davvero una tegola fra capo e collo sulle sorti di Rocca San Casciano, del suo futuro e, nello specifico, della stessa nuova lista civica, patrocinata dalla sinistra, vanamente in cerca di se stessa, quasi Diogene con una lanterna in mano alla ricerca di compagnucci. Dopo Rinaldini, candidato tappabuchi a sindaco di Forlì, ora il centrosinistra rocchigiano pare ripiegare sul riuso, riciclo politico della gentile signora Elisa Deo: causa di questa duplice avventatezza la mancanza di persone nel centrosinistra forlivese e rocchigiano ad imbarcarsi in una disavventura elettorale: la paura di sputtanarsi fa novanta!
La motivazione della possibile scelta della Deo a candidata sindaca di Rocca pare l’esperienza politica e, soprattutto, amministrativa della stessa papabile, per ora solo in pectore con l’augurio che resti tale. Cari amici rocchigiani, internet vi può palesare tanti casi nei quali la possibile candidadibile ha manifestato tutt’altro che una propria, avveduta prova di buona amministrazione: al riguardo, basti l’esempio, non è stata neppure in grado a Galeata di assicurare la certezza di un ponte, sia tra le due rive di un fosso sia tra la sua persona e i cittadini.
Sì, persona divisiva, incline a dividere più che a unire; non aliena da ostracismo verso chi osi contrariarla; ancora di più ex sindaca, assidua nelle aule di tribunale, dove, piccatamente e a vuoto, ha trascinato onesti cittadini, rei, a suo incauto dire, di aver leso la sua “maestà”. Su Internet, cari amici rocchigiani, leggerete le imprese della signora, pure numerosi miei articoli, sempre a commento di illuminati atti amministrativi della trascorsa sindaca, ora in probabile trasferta da voi.
Forse, con l’aspirazione napoleonica di manzoniana memoria, dal Manzanarre al Reno, la gentile signora Deo vuol rendere memorabile questo suo salto dal Bidente al Montone, confidando che tutti abbiano dimenticato ciò che è stato. Chiudete le porte, serrate le finestre, sollecitate la tradizionale benedizione pasquale delle vostre case e continuate a vivere tranquilli con un sindaco o sindaca che sia veramente uno o una di voi. No, dunque, vista la mancanza di meglio nelle fila del centrosinistra, alla candidata d’importazione, la gentile signora Elisa Deo, che risulterebbe solo il maldestro riciclo di tanta gramigna in altrettanta fastidiosa ortica.
Franco D’Emilio