Incontro con gli ambientalisti sull’inquinamento dell’aria, salute e gestione dei rifiuti

convegno

Il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste (TAAF) in collaborazione con il Comitato Territoriale dei Quartieri N. 2, organizza un incontro con i cittadini sull’inquinamento dell’aria, salute e gestione rifiuti. Fra i relatori vi saranno Ruggero Ridolfi, medico oncologo, e Gianluca Tapparini, direttore di Alea Ambiente. L’incontro è programmato mercoledì 20 marzo, alle ore 20,30, nella sala di via Sillaro 42 nel quartiere Cava di Forlì.

L’inquinamento atmosferico comprende l’insieme di tutti gli agenti fisici, chimici e biologici che modificano le caratteristiche naturali dell’atmosfera terrestre, causando un effetto dannoso su esseri viventi e ambiente. Questo è dovuto principalmente ad attività umane che favoriscono la diffusione nell’atmosfera di gas e polveri sottilissime.
In particolare, le principali fonti di inquinamento atmosferico sono i prodotti della combustione: attività industriali, impianti di riscaldamento, il traffico stradale e gli inceneritori (e a Forlì ne abbiamo 2); a tutto questo si aggiungono i pesticidi e i diserbanti usati in agricoltura.

Gli inquinanti immessi nell’aria possono essere responsabili di numerose patologie: malattie delle vie respiratorie, dell’apparato cardiocircolatorio, del sistema immunitario ed infertilità (femminile e maschile). Ma, soprattutto sono causa della più temuta patologia: l’aumento dei tumori. Un recente studio condotto dal CNR e dall’Università di Bologna sulla mortalità per tumore in Italia ha dimostrato che il vivere in un’area altamente inquinata è la prima causa di morte, annullando i benefici che si possono ottenere con uno stile di vita sano. È necessario dare priorità non solo alla ricerca di cure per le malattie, ma anche alla riduzione e prevenzione della contaminazione ambientale: si tratta di azioni imprescindibili da mettere in atto nella difficile lotta contro il cancro.

La Pianura Padana è tra le zone più esposte all’inquinamento da polveri sottili: a confermarlo è l’Agenzia Europea per l’Ambiente che, tramite il Sistema satellitare Copernicus, ha registrato per numerosi giorni consecutivi, nello scorso mese di gennaio, concentrazioni di PM10 e PM2,5 superiori ai 100 µg/m3 in varie città (Milano oltre 200 µg/m3). Va ricordato che i valori soglia in vigore sono tuttora di 50 e 25 µg/m3 rispettivamente, mentre l’OMS (Linee Guida 2021) raccomanderebbe 15 e 5 µg/m3. Il particolato entra in profondità nei polmoni ed in particolare il PM 2,5 è in grado di arrivare anche nel flusso sanguigno, causando danni in tutto il corpo.
Gli inquinanti, oltre a contribuire all’aumento delle temperature ed al riscaldamento globale, con le piogge scendono al suolo intaccando anche le falde acquifere e i terreni coltivati.

Forlì risulta all’ottavo posto nella classifica delle città più inquinate d’Italia e non è una classifica di cui andare fieri. I cittadini possono fare la differenza usando meno l’automobile e più i mezzi pubblici, consumando alimenti biologici a km. 0, differenziando e riducendo bene i rifiuti, piantando alberi, efficientando gli edifici e non sprecando acqua. La tutela dell’ambiente e della natura è alla base della nostra salute e del nostro benessere.

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