«Il clima di campagna elettorale sta già creando qualche squilibrio. Parliamo di infrastrutture. Escluso gli ultimi 5 anni, per 50 anni il sindaco di questa città è sempre stato di centrosinistra, di conseguenza tutti i ritardi che adesso vengono segnalati hanno responsabilità pregresse e sappiamo benissimo che progettare un nuovo sviluppo infrastrutturale della città, e soprattutto in un capoluogo di Provincia, non si realizza in solo 5 anni. La critica al sindaco Zattini perché non ha proposto niente di nuovo mi sembra ingenerosa. Se dall’altra parte con veemenza polemica, come vediamo in questi giorni, si criticano tutti gli interventi che vengono a conclusione del suo iter amministrativo, sono frutto di scelte fatte dal centrosinistra che dovrebbe dimostrare un po’ più di coerenza. Ritengo che la Giunta Zattini abbia fatto bene a completare il percorso urbanistico già definito. Non so se tutte le scelte precedenti siano state giuste, ma il partito che rappresentava i sindaci passati è sempre stato il PD, e sentire adesso certe affermazioni nei dibattiti pubblici dai sui esponenti e anche dallo stesso candidato sindaco mi lascia veramente sconcertato» è il commento di Elvio Galassi ex assessore di Italia Viva.
«Nel merito zona industriale di Villa Selva la Mattei-2, così denominata, è una scelta fatta dalla Giunta Rusticali e fu fatta dopo studi attenti da società certificate perché quell’area doveva servire allo sviluppo dello scalo merci e per i nuovi insediamenti industriali. Quella scelta io la difendo ancora semmai c’è da chiedersi perché negli anni non si è con più decisione portato avanti quel progetto. Lo stesso scalo merci è ancora un’opera incompiuta, ed è possibile che aziende di livello mondiale come la Ferretti debbano spendere ingenti somme per raggiungere il porto di Ravenna, i progetti ci sono da 20 anni per quell’area, doveva essere una risorsa per il territorio non solo forlivese ma romagnolo, se c’è una colpa è quella di essere in grave ritardo per il suo completamento. Come difendo l’area adiacente all’autostrada. Ogni città che si rispetti ha all’uscita dell’autostrada una zona commerciale e terziaria, ha fatto bene il sindaco a completare un’area già definita tale già nel piano regolatore della Giunta Rusticali perché anche questa è il prodotto di un disegno urbanistico preciso, collegare quell’area all’Iper e a quella terziaria di via Gordini. L’area H dall’Ospedale al centro del confronto politico, non fu una scelta derivata da speculazione edilizia ma era funzionale al trasferimento dell’ospedale Pierantoni-Morgagni. Quindi anche quella scelta la difendo come del resto fece tutto il centrosinistra quando si approvò in Consiglio comunale. Se poi adesso la Giunta Zattini adeguandosi alle decisioni della Giunta Drei, ha modificato in parte la destinazione ad uso commerciale non cambia il mio giudizio su quella scelta. Ma chi ha bloccato il recupero delle cosiddette aree dismesse, Area Foro Boario fermato per la vicenda Sapro, ex Eridania una volta superato il vecchio piano particolareggiato perché non si è intervenuto con più determinazione. Voglio accennare alla vicenda Sapro, e credo di poter dire qualcosa dopo 12 anni di calvario giudiziario, con assoluzione piena nel penale nei tre gradi di giudizio, e non ancora concluso sul piano civile, ne accenno perché la vicenda Sapro riguarda tutto quello di cui stiamo parlando, chi ha chiesto il fallimento della società al Consiglio comunale fu il sindaco Balzani e il gruppo PD votò a favore e da quel giorno sono rimaste bloccate aree industriali, con conseguente blocco dei lavoro in diversi Comuni, adesso mi si dice perché non è stato completato il Foro Boario per colpa di chi Zattini?» si domanda Galassi.
«Vogliamo parlare dell’aeroporto, anche in questo caso chiesto il fallimento dal Comune, non so se di poteva fare diversamente, ma è certo che se la Regione insieme alla Camera di Commercio di Bologna, e il sindaco di Bologna Cofferati non avessero fatto un blitz per trasferire tutti i voli Rayaner da Forlì a Bologna nell’indifferenza del PD forlivese, forse si poteva avere un altro sviluppo visto che avevamo fatto in quell’anno 700 mila passeggeri. Chiudo con il dramma degli alluvionati. Non penso che il sindaco Zattini e la sua giunta non abbiano commessi degli errori alcuni anche evitabili, uno soprattutto di aver concesso e creduto troppo alle promesse fatte dagli uomini di governo, credo comunque che qualsiasi sindaco di fronte a questo cataclisma si sarebbe trovato in difficoltà e commesso errori, ma detto ciò sono sconcertato di fronte a una strumentalizzazione così palese in funzione elettorale. Chi ha fatto costruire in aree a rischio inondazione? Chi doveva pulire i fiumi? La Regione a guida centrosinistra. Cosa a fatto il Consorzio di Bonifica per mantenere puliti gli scoli nelle campagne e nelle colline? Certo anche lo Stato non ha finanziato opere idrauliche importanti ma un po’ di buon senso lo vogliamo usare? Io e il mio partito Italia Viva riteniamo che in elezioni Amministrative e Regionali si debbano scegliere le persone e non le ideologie. In questo caso riteniamo utile per la città che il Zattini svolga un secondo mandato in un momento così impegnativo per la nostra città. Consideriamo il mandato del sindaco Zattini in questi 5 anni drammatici con il Covid e l’alluvione, pur con tante contraddizioni e limiti, almeno meritevole di aver mantenuto un livello di città vivibile dal punto di vista sociale. Non difendiamo le scelte della Giunta e del Sindaco sugli interventi infrastrutturali proposti negli ultimi anni, difendiamo con coerenza le scelte delle amministrazioni e i sindaci di centrosinistra che avevano fatto negli anni precedenti, non cambiamo idea se una cosa è giusta o sbagliata, in base al colore di chi la presenta, di quelle scelte ne sono ancora orgoglioso» conclude Elvio Galassi.