Ho già scritto su Andrea Missiroli, talentoso e promettente musicista forlivese, però, ancora di più, ritengo ora doveroso tornare motivatamente sulla sua figura, così alla ricerca dell’originalità ispiratrice e compositiva, quindi mai ristretta in un angusto modulo interpretativo. La musica di Andrea è respiro totale e vitale di quanto nei sentimenti, nei pensieri, nelle aspettative umane, di conseguenza interpreta noi e il nostro mondo circostante in modo mutevole, anche inaspettato, tanto risulta attento a cogliere la variabilità dell’uomo e di quanto lo circonda, lo condiziona.
Dote artistica, questa, che il nostro giovane forlivese manifesta appieno e in modo molto singolare nel brano Medita, inserito nel suo secondo album Calanchi e del quale dallo scorso 5 aprile è disponibile un video veramente molto significativo, fra l’altro anche su YouTube. Stavolta, da qui il titolo Medita, il motivo ispiratore ovvero il fine è la meditazione, quale momento riflessivo di forte concentrazione spirituale, ma Andrea Missiroli lo raggiunge con una composizione musicale, tesa ad esaltare le cause che devono indurci ad una pausa meditativa, a ponderare col pensiero il valore dell’esistenza.
Come bene rappresenta il video, Medita inizia con una breve musicalità dolce, pacata, quasi accenno di una concentrazione meditativa, poi stacca in una lunga e frenetica, perché no ossessiva e martellante musica, solo nei pochi minuti finali destinata a rasserenarsi in un’armonia, pari a quella iniziale: grande protagonista il pianoforte nell’evidenza dei suoi martelletti frenetici sotto l’agile e fuggevole tocco di Andrea.
Il nostro promettente compositore forlivese ha colto così efficacemente l’ansia frenetica dell’uomo nella necessità impellente di fermarsi un istante a riflettere: nel video diventa l’ansia di una comunità attorno alla fiamma vivida del fuoco, da sempre elemento del mondo con l’acqua, la terra e l’aria; diventa paura della fragilità della natura per l’offesa e lo sfruttamento dell’uomo; diventa l’ansia che in noi possa sopire l’inclinazione alla carezza amorevole del creato, magari sulla testa di un paziente asinello.
Medita è la denuncia musicale di una vita incalzante ed ossessiva, dalla quale può sollevarci, quasi ristorandoci solo quella meditazione con la quale l’uomo guarda dentro se stesso, considerando se valga la pena continuare sulla strada della precarietà. Da tutto questo la conferma della rinnovata originalità musicale, compositiva ed esecutrice, di Andrea Missiroli.
Franco D’Emilio